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Un giorno di spensieratezza ad Eurodisney Paris

Dovrei scrivere di tutt’altro ed invece ho avuto l’illuminazione, è arrivato un fulmine a ciel sereno
Sì, perché in questo posto ci sono stata 4 anni fa e non la scorsa settimana ma con la spensieratezza e la gioia di vivere che trasmette ci tornerei anche subito.
Siete mai stati ad Eurodisney Paris?!
Io ho approfittato della mia terza volta a Parigi per fare una tappa anche qui.
Non dovete associarlo per forza di cose ai bambini, vi assicuro che è un luogo magico anche per gli adulti.

Varcato il cancello avrete subito la sensazione di essere entrati in un mondo incantato: sfilate di carri, personaggi a piedi, edifici dei più famosi cartoni animati …..tutto in un unico contesto.
Lasciatevi travolgere dalla musica e magari improvvisate anche un balletto con Topolino e poi pieni di adrenalina recatevi nell’isola dell’avventura a fare un salutino ai pirati.

Se amate le montagne russe farete un vero salto nel tempo recandovi ai giorni del west.

Potrete prendere il battello, fare un giro nella casa stregata o godervi la tantissime attrazioni.
Inutile dire che l’edificio per eccellenza, quello più ammirato è senza dubbio il castello:basta guardarlo un secondo per prendere il volo con l’immaginazione.
Visto tantissime volte in fotografia o in televisione, una volta che l’avrete davanti agli occhi sarà davvero fantastico.

Diciamo che Eurodisney non è proprio un luogo salutare , ma per un giorno faccio un appello anche ai più salutisti e dico di vivervi l’atmosfera in tutto e per tutto: gustatevi zucchero filato, pop-corn, mele caramellate e dolciumi vari…senza esagerare naturalmente, fa parte del posto.

La giostra con i cavalli è stata la mia preferita -sarà che da piccolina l’avevo in miniatura- e mi ha fatto tornare indietro con la memoria.

In diversi orari della giornata potrete assistere a delle parate davvero eccezionali e se restate anche la sera, lo spettacolo serale non vi deluderà.
Come detto all’inizio è un luogo per grandi e piccini, da provare. In realtà i parchi sono due e le combinazioni per i biglietti d’ingresso sono molteplici: 1 giorno 1 parco, 1 giorno 2 parchi, 2 giorni 2 parchi…..
I bambini sotto i 3 anni non pagano.
Possibilità di pernottamento.
Orario di apertura: dalle 10:00 alle 20:00 Disneyland
dalle 10:00 alle 18:00 gli Studios
Distanza:circa 30 km da Parigi, raggiungibile in auto,treno,navetta.
Per tutte le informazioni cliccate qui.

Fate uscire il bambino che c’è in voi.
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.

Europa, Mondo

Portogallo: cosa vedere in un giorno a Porto

Porto l’ ho amata fin da subito.
Per me Porto è il Portogallo.
Casette colorate si affacciano su un fiume tranquillo ma di vitale importanza, sormontato da un ponte davvero notevole:il ponte Dom Luis.

Scorcio di case colorate sul lungofiume

Oporto, come era chiamata una volta è un pranzo a base di baccalà all’aperto sulla riva del Douro, riscaldati dal sole ed è anche un bicchiere dell’ottimo vino che prende lo stesso nome della città.
Fate un tour delle cantine e anche una bella degustazione, ammirate le vecchie imbarcazioni – barcos rabelos -che trasportavano un tempo le botti piene di questo vino ancorate sulla sponda del fiume.

Barcos Rabelos sul fiume Douro

Salite per le strette vie che portano alla città alta da dove godere di una vista pazzesca e se proprio non ci riuscite prendete la funicolare o l’ascensore di Ribeira, l’importante è andarci.
Porto è un mix di bianco e azzurro, come i suoi azulejos.
Dedicate del tempo alla visita della meravigliosa stazione di Sao Bento ed in particolar modo alla sala ricoperta di queste bellissime ceramiche che riproducono scene di vita popolare.

Azulejos della stazione di Sao Bento

Porto è un tocco di Inghilterra con la cabine del telefono rosse che fanno capolino qua e là.
Chicca della città, da non perdere a mio avviso è la libreria Lello e Irmao con la sua particolarissima scala che vi porterà ad ammirare una miriade di libri.

Scala della libreria Lello e Irmao

Porto e le sue chiese: partiamo dalla Cattedrale (Sé) in stile barocco,romanico e gotico, passando per la chiesa Dos Clerigos dove potrete salire sulla sua altissima torre fino ad arrivare alla chiesa di San Ildefonso rivestita con coloratissimi azulejos.
Se avete poco tempo a disposizione, fate come me:approfittate dei tour in autobus che girano tutta la città così riuscirete a vedere molte più cose.
Porto è la tranquillità del fiume Douro e la potenza della onde dell’oceano che si scagliano contro le scogliere.

Le onde dell’oceano che si infrangono

E’ una passeggiata sul lungofiume sia al tramonto che di sera quando tutti i locali si animano.
Porto è bellezza allo stato puro.
Cosa dite, mi sarà piaciuta questa parte di Portogallo?!?
Arrivare in centro dall’aeroporto è molto semplice, prendete il treno e scendete alla Stazione di Sao Bento, se volete raggiungere un’altra città vi consiglio sempre il trasporto ferroviario che funziona benissimo.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa, Mondo

Cosa fare in un giorno a Lisbona

Era da tanto che volevo andare in Portogallo e finalmente il mese scorso ci sono riuscita!
Ho sentito tantissimi pareri discordanti su Lisbona e mi sono messa in testa che dovevo assolutamente vederla con i miei occhi, giudicare di persona e così ho fatto.
Preparatevi a lunghe camminate, perché è una città perfetta da girare a piedi(tranne per qualche eccezione) e i sali e scendi non mancano di certo.
Ho raggiunto la capitale del Portogallo con un treno veloce proveniente da Oporto e poi mi sono spostata in metropolitana fino al mio hotel , dove sono arrivata verso l’ora di cena.
La vera visita è iniziata quindi il giorno successivo partendo da Praca do Comercio che si affaccia su una sponda del Tago;con le spalle rivolte verso l’acqua mi sono incamminata e sono passata sotto l’arco di trionfo per poi percorrere l’intera Rua Augusta,completamente pedonale e ricca di negozi alla moda:se volete fare shopping troverete di sicuro qualcosa di interessante.

Lisbona è divisa in quartieri ed i più famosi sono l’Alfama, Baixa e Belem.
Avendo intuito che la giornata sarebbe stata tutt’altro che facile, abbiamo deciso di iniziare subito con una bella salita e raggiungere il castello di S. Jorge.

In effetti ne è valsa la pena,abbiamo percorso viette strette e tortuose,ammirato zone arricchite dalla street art e arrivati in cima abbiamo goduto di una visuale superlativa:uno scorcio su tutti i tetti della città.

Il tempo non è stato clemente con noi, così abbiamo optato per visitare la cattedrale e poi è arrivata l’ora della sosta per il pranzo.
Piatto tipico sono le sardine,provatele.
Uno dei monumenti più famosi di Lisbona si trova fuori dal centro storico,così a bordo di un taxi abbiamo raggiunto la famosissima Torre di Belém, eretta in origine a protezione del porto. Imponente e in stile manuelino è un bel colpo d’occhio sul Tago.

A pochi metri di distanza si trova invece il monumento alle Scoperte: un’enorme prua di nave sulla quale Enrico il Navigatore guida una fila di navigatori, mentre lo spiazzo di fronte è decorato da un grande mosaico raffigurante una rosa dei venti e un planisfero.
Personalmente ho gradito molto quest’opera.

Sempre da qui è possibile ammirare in lontananza il Ponte 25 Aprile, una scia rossa sospesa tra l’azzurro del cielo e l’azzurro dell’acqua del Tago ed il Cristo-Rei collocato sulla riva opposta del fiume.
Per nostra fortuna il tempo si è rimesso e siamo tornati in centro e questa volta abbiamo raggiunto il Barrio Alto da dove si può ammirare uno splendido panorama sulla città bassa e sull’Alfama.
Vi consiglio di spostarvi per le viuzze senza una meta precisa, per poi arrivare nella zona dei caffè all’aperto,dove in passato studiosi e poeti discutevano le proprie idee; se per caso vi cade l’occhio su una statua di un uomo seduto ad un tavolino, sappiate che raffigura il Poeta Fernando Pessoa.
Questo quartiere è collegato con la città bassa da un curioso ascensore, l’elevador de Santa Justa,quindi se siete stanchi o pigri potreste approfittarne.
Noi abbiamo scelto un altro mezzo per scendere:il mitico tram 28 di Lisbona.
Tutti e ripeto tutti sanno di cosa sto parlando:è il simbolo della città ed è raffigurato in ogni cartolina o immagine relativa a Lisbona.
I piccoli tram gialli Remodelado sono del 1930 e sono pieni di fascino e tradizione, se siete fortunati potrete trovare posto e gustarvi un intero tour della città a bordo di questo mezzo storico.

Un giro è veramente d’obbligo.
Tornati a Rossio abbiamo ammirato la praca de dom Pedro IV con l’imponente statua bronzea, le due grandi fontane e l’enorme mosaico sul selciato.

E’ stata una giornata intensa, così dopo una bella cenetta abbiamo raggiunto il nostro hotel visto che la sveglia avrebbe suonato abbastanza presto per non farci perdere il volo.
Un giorno forse è poco o forse no, ci sono altre cose da visitare ma le maggiori attrazioni sono state depennate dalla nostra lista!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: non dimenticate di assaggiare le pastéis da nata, le celebri paste di panna.

Europa, Mondo

Ho trovato Londra e Parigi in Portogallo

Quanti commenti discordanti ho sentito su Lisbona ma io sono come San Tommaso, se non vedo non credo! 🙂
E finalmente è arrivato anche il mio momento.
Non sapevo bene cosa aspettarmi visto che era la mia prima volta in Portogallo, l’unica cosa certa è che non credevo assolutamente di sentirmi a Londra e allo stesso tempo anche a Parigi.
Non sto delirando, avete capito bene.
Nella capitale portoghese troverete alcune strutture dall’architettura simile alla famosissima torre Eiffel, primo fra tutte l‘Elevador de Santa Justa, un curioso ascensore che collega la città bassa a quella alta.

Fu attribuito tantissime volte a Gustave Eiffel, ma in realtà fu il portoghese, di origine francese, Mesnier de Ponsard a progettarlo.
Spostandovi a Porto invece  troverete realmente tracce dell’architetto francese, la sua opera è il Ponte in ferro D. Maria Pia,ma il suo stile si nota anche nel Ponte Luis I ,progettato da un suo ex collaboratore.

Dopo aver pensato a Parigi, vi sembrerà di essere stati letteralmente catapultati a Londra: l’intera città è disseminata di cabine rosse del telefono, tipico segno distintivo della capitale inglese.

Che strano miscuglio di stili questo Portogallo…..veramente affascinante.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Piccolo assaggio di Portogallo

Era da tanto che sognavo di visitare il Portogallo e finalmente il mio sogno si è avverato.

E’ stato un viaggio breve (molto breve) ma intenso, ricco di emozioni.
E’ iniziato dalla città di Porto con la sua atmosfera suggestiva, le sue cantine di porto lungo il fiume dove è possibile fare degustazioni, il fiume Duoro e le innumerevoli chiese.
Le barcos rabelos ancorate alle sponde del fiume, il ponte D. Luis I e il palazzo della borsa.
Tutto condito da baccalà e pasteis.
Oporto, così chiamata in passato mi ha proprio conquistata e la stazione  con gli azulejos bianchi e azzurri è entrata nel mio cuore.
Piccola e vivibile, ma allo stesso tempo vivace ed esuberante non vi deluderà.
Con un treno ad alta velocità ho lasciato questa meraviglia e in 2 ore e 30 minuti sono approdata nella capitale portoghese.
Lisbona è molto diversa, molto più grande.
Da una parte troverete il castello di S. Jorge e dal lato opposto il vivace quartiere del Barrio Alto,il più caratteristico a mio avviso, ma in entrambi i casi dovrete preparare le vostre gambe ad infiniti sali e scendi.
Non potete non fare un giro sul famosissimo Nr.28, il trenino giallo di Lisbona e non potete nemmeno non spingervi poco fuori dal centro per ammirare la famosa torre di Belém.
Fate una pausa in uno dei tanti caffè, magari proprio nel preferito dello scrittore Pessoa o andate ad ammirare l’arte di strada nel quartiere dell’ Alfama.
Fermatevi ad ascoltare un concerto di fado, la tipica musica portoghese che evoca malinconia e assaggiate le sardinehas assadas.
Felicissima di aver messo piede in questa nazione, presto ve ne parlerò più dettagliatamente.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Europa, Mondo

Dove nacque la maionese? A Minorca!!!

Se doveste dirmi il nome di una nazione collegato alla maionese, cosa scegliereste?!
Francia,vero?!
Dopo la mia vacanzina a Minorca ho scoperto che non è affatto vero…..o meglio, la storia che si racconta è un’altra,poi non so dove sta la verità!
Secondo un’ipotesi, il maresciallo francese Richelieu contribuì alla diffusione di una delle salse più conosciute al mondo e si narra che durante la sua permanenza a Minorca si innamorò di una mahonesa (abitante di Maò) che gli rivelò alcuni segreti della cucina minorchina.

Fra queste pietanze sembra che ci fosse anche la ricetta usata dai contadini del posto per riprendere le forze dopo le lunghe giornate di lavoro nei campi: olio di oliva sbattuto con uova, sale e aglio.
Questa storia fa pensare che dalla salsa all i ali (aglio ed olio) tipica della Baleari e dal nome mahonesa nacque la più nobile versione francese.
Strano vero?!
Uno degli aspetti migliori del viaggiare è quello di arricchirsi…anche di segreti culinari!
Alla prossima storia,
Viaggiatrice seriale.

Europa, Mondo

Alla scoperta di Parigi: La Ville Lumière

La mia migliore amica sta per partire per Parigi, così ho iniziato a pensare se c’era qualcosa che potevo consigliarle, ma come per altre città tipo Londra faccio un’immensa fatica: ci sono così tante cose da vedere che non saprei da dove iniziare.
Solo a sentire la parola “Parigi” vado tra le nuvole, tutto nella mia mente diventa romantico, bello in modo esagerato, inimitabile.
Come primo consiglio -sia per la mia amica che per voi- direi di prendervi del tempo per “perdervi” tra le vie della città dell’amore, di girare senza cartina, ma seguendo il vostro istinto e di ammirare ogni piccolo angolo, ogni scorcio, perché a Parigi tutto è magico.
L’itinerario e le cose da vedere variano a seconda dei giorni che avete a disposizione…..mi limiterò ad indicarvi quello che ho visto e che secondo me è imperdibile.
Siete pronti per viaggiare con la fantasia?!
Iniziamo da uno dei miei luoghi preferiti: Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore.
Immaginate un grande monumento di marmo bianco che sovrasta tutta la città dalla sommità di una collinetta:una meraviglia!

Basilica del Sacro Cuore

Arrivarci non è affatto comodo, lo ammetto….ma la vista da lassù ripaga tutta la fatica fatta.
In contrapposizione, una bella camminata molto piacevole e anche rilassante è quella sugli Champs Elysees, o Campi Elisi, da la Place de la Concorde con il suo obelisco, fino a raggiungere Place Charles de Gaulle con il famosissimo Arco di Trionfo.

Arco di Trionfo

Si tratta di uno dei più maestosi viali di Parigi, camminando incontrerete negozi con grandi firme, cinema, teatri e tanti spazi verdi; sotto all’Arc de Triomphe visitate la Tomba al Milite Ignoto.
E’ veramente buffo pensare che uno dei monumenti più conosciuti al mondo, nei progetti iniziali sarebbe dovuto sparire dopo poco: la Tour Eiffel infatti venne costruita per l’esposizione universale del 1889 e sarebbe dovuta essere rismontata poco dopo.

Tour Eiffel

E’ considerato il monumento per eccellenza di Parigi, per visitarla ci  sono due modi: i 1665 scalini oppure due ascensori trasparenti….anche se molto faticosa io vi consiglio la prima possibilità, una volta arrivati in cima sarete veramente soddisfatti.
Essendo stata per alcuni anni l’edificio più alto del mondo, ancora oggi dalla sua cima si può ammirare l’intera città.

Tour Eiffel in notturna

L’abbiamo vista in tanti film, sentito tanti racconti che la riguardano….ma la meraviglia che si prova una volta arrivati ai suoi piedi è davvero unica!
La città dell’amore ha molti, anzi troppi monumenti importanti….. un luogo divenuto ormai un’istituzione è il Moulin Rouge, un locale situato nel quartiere a luci rosse di Pigalle, dove ancora oggi è possibile assistere a spettacoli di can-can.

Moulin Rouge

Parlando di arte la tappa insostituibile è quella al Louvre: non potete perdervi la Gioconda, la Vergine delle Rocce, Amore e Psiche e la Venere di Milo.
Al suo interno sono racchiusi così tanti tesori che amanti e appassionati di arte dovrebbero rimanerci interi giorni per poterli ammirare tutti con calma; anche i più “profani” ci trascorrono un’intera giornata al suo interno.

Louvre

Se siete appassionati di Dan Brown non perdetevi il punto in cui la piramide rovesciata “incontra” la piccola piramide!
La città è piena di chiese e cattedrali, ma nessuna arriverà mai ai livelli di sua maestà Notre-Dame de Paris.

Notre Dame

Bella, elegante ed imponente rappresenta una delle costruzioni gotiche più famose al mondo.
Non fatevi mancare una passeggiata lungo la Senna, popolata dai pittori che con i loro cavalletti si posizionano lungo il letto del fiume e ritraggono le meraviglie della città.
Per gli amanti del contemporaneo e dell’arte moderna è d’obbligo una visita al Centre Pompidou.
Le bellezze ed i tesori di questa città sono infiniti, non posso non citare il Museo d’Orsay,il Pantheon, il cimitero del Pere-Lachaise (dove sono sepolti tanti personaggi illustri, da Edith Piaf a Jim Morrison), l’Operà e le catacombe di Parigi.

Pantheon

Un pensiero a parte poi per la cucina francese;mentre scrivo sto sognando ad occhi aperti crepe, baguette e omelette…..che bontà! 😉
La Ville Lumière è questo e tantissimo altro….se è la vostra prima visita iniziate da qui,poi piano piano scoprirete le meraviglie più nascoste.
Bon voyage!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: da non perdere anche la reggia di Versailles e Disneyland Paris….ve ne parlerò a breve!

Europa

L’ispirazione di Monet: Giverny

Avete per caso letto il libro “Il giardino segreto”?!
Io sì, ai tempi delle elementari e non so per quale preciso motivo, negli ultimi anni mi sento attratta dai giardini!
Dopo aver ammirato una moltitudine di tulipani al Keukenhof ed essere rimasta colpita dall’ordine e dalla precisione con cui erano stati piantati, questa volta ho deciso di visitare un giardino totalmente differente.
Qui non si parla di ordine, ma di intrecci, differenze,colori e profumi che si mescolano tra loro creando un’atmosfera davvero suggestiva:andiamo a Giverny.

Questo villaggio si trova a metà strada fra Parigi e Rouen e di sicuro vi risulterà famigliare: proprio qui infatti visse il famoso pittore Claude Monet.
Giverny è una sorta di città-museo, vi ritroverete a camminare in piccole stradine circondate da caffè, gites campestri, gallerie d’arte e piccoli negozi di souvenir e già, solamente camminando qui inizierete a respirare l’atmosfera magica del giardino.

Una volta varcata la porta d’ingresso vi troverete davanti ad un immenso giardino,diviso indicativamente in settori, intervallati da piccoli stradini sui quali camminare e sentirsi parte integrante di quella meraviglia: rose rampicanti, glicini, iris e tante altre varietà di fiori allieteranno la vostra vista ed il vostro olfatto.

Il giardino si trova davanti alla grande casa rosa, dove visse il pittore per più di quaranta anni.
Egli, trovandosi in gravi difficoltà finanziare dovette trasferirsi dalla sua precedente abitazione e venne in affitto proprio a Giverny dove coltivò sempre più la sua passione per il giardinaggio, grazie alla quale poi approfondì gli studi sul cambiamento della luce sul verde, sui fiori e sull’acqua raggiungendo sempre maggiore successo, riuscendo poi ad acquistare la casa e l’appezzamento di terra circostante.

L’edificio è imponente ed al suo interno ospita ancora oggi l’atelier del pittore con tantissimi suoi quadri(riproduzioni), la grande cucina, la camera da letto e la sala da pranzo; su molte pareti potrete poi ammirare diverse stampe giapponesi molto amate dall’artista.

Monet amava il suo giardino e ne traeva ispirazione, ma non era solo il proprietario, bensì il capo giardiniere, infatti amava occuparsi personalmente della cura del suo appezzamento.
Dopo alcuni anni acquistò un appezzamento di terra adiacente e lo trasformò in un giardino giapponese.
Tutti abbiamo in mente i suoi bellissimi quadri raffiguranti le ninfee; beh, l’artista non faceva altro che trasportare su tela il mondo che lo circondava.

Dopo aver ammirato le rose che si arrampicano sulle arcate, passate a visitare l’altra ala del giardino, al centro della quale si estende lo stagno ricco di ninfee, attraversate i piccoli ponti che fino ad ora avevate solamente visto raffigurati e lasciatevi trasportare dall’immaginazione: vi trovate a casa, ma soprattutto nel luogo che diede ispirazione al famoso artista….. vi sembrerà di essere dentro ad un quadro.

Giverny e la casa di Claude Monet sono una meta d’obbligo per i tanti impressionisti e per gli amanti dell’arte…..secondo me è davvero magico ritrovarsi fisicamente in un luogo in cui è stata scritta una pagina di storia ed il giardino lo è davvero.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: parlando di fiori non posso non citarvi la fioritura della lavanda in Provenza.

Europa

Alta Normandia: a casa di Arsenio Lupin!

Oggi parliamo del ladro gentiluomo, del suo ideatore e della casa in cui ha preso vita questo favoloso personaggio!
Avete capito bene, sto parlando proprio di Arsenio Lupin!!!!
Durante il mio viaggetto in Alta Normandia non potevo assolutamente perdermi la casa-museo di Maurice Leblanc e così ho fatto tappa ad Etretat!

Ci troviamo nel nord estremo della Francia, proprio a ridosso della Manica dove il paesaggio è qualcosa di unico:altissime scogliere si gettano a picco sul mare regalando una spettacolo indescrivibile.
Proprio in questa cittadina stabilì la propria residenza lo scrittore dal 1915 al 1941 anno della sua morte, vivendo in una bella dimora in stile balneare circondata da un notevole giardino.

Oggi , per volere della nipote, la casa è divenuta una sorte di museo dove, seguendo un percorso accompagnati dall’audio guida sembra quasi di potersi relazionare con il ladro gentiluomo.
Il nastro infatti è strutturato sotto forma di dialogo fra Lupin e Leblanc ed accompagna il visitatore durante tutta la visita: si passa dallo studio dello scrittore al “salotto” di Lupin abbellito con preziosi quadri “rubati”, per arrivare poi allo studio di Lupin, dove aiutato da varie mappe geografiche e attrezzi studiava e architettava i suoi colpi.
Un stanza veramente interessante è quella dei travestimenti, ispirato da diverse personalità illustri Lupin ricopriva i panni di altre persone…..ma la mia stanza preferita è un’altra….non voglio svelarvi troppo, altrimenti vi rovinerei la visita! 🙂

Immaginate una specie di sala di controllo da dove Arsenio manipolava tutti e organizzava le sue mosse, da dove con due linee telefoniche raggiungeva i maggiori poli: Parigi e Londra……

Vi ho già detto troppo, ma ne sono rimasta completamente affascinata; se anche voi come me amate le avventure del ladro gentiluomo, non potete assolutamente perdervi la visita.
L’ingresso è a pagamento e prima o dopo la visita andate ad ammirare le meravigliose falesie che si gettano sulla Manica.
Un piccolo angolo di mistero,divertimento e suspance che ci avvicina ad un mito!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Visita a Courtrai e concerto della Glenn Miller Orchestra

Il viaggio è qualcosa di misterioso, di sorprendente, di non controllabile pur avendo cercato di organizzare tutto ancor prima di partire.
Ma è proprio questo il bello, la sorpresa, l’incognita, il mistero…chiamatelo come preferite.
Durante il mio ultimo weekend ho partecipato senza averlo programmato ad un concerto veramente particolare e devo ammettere che se all’inizio ero un po’ titubante, alla fine dell’esibizione sono davvero rimasta molto contenta di averlo visto.
Ero in viaggio tra la Francia ed il Belgio e la mia amica da cui ero ospite aveva 2 biglietti per il concerto della Glenn Miller Orchestra e così abbiamo fatto una tappa a Courtrai.
Glenn Miller fu un compositore statunitense, direttore d’orchestra e trombonista che passò alla storia come uno dei più noti musicisti swing dell’epoca e dopo essersi arruolato volontario nell’aviazione fu messo a capo di un’orchestra militare, la Army Air Force Band.
Io logicamente ero allo scuro di tutto ciò, mi sono documentata strada facendo.
Appena si sono abbassate le luci, una schiera di 18 musicisti (trombettisti,trombonisti e sassofonisti) che vestivano i panni di soldati dell’esercito americano della seconda guerra mondiale si è impossessata del palco e diretta dal direttore d’orchestra ha iniziato a riproporre i brani storici della Glenn Miller Orchestra.

Vi assicuro che è stata un’esibizione davvero caratteristica e pur non conoscendo i titoli di diverse canzoni, le ho riconosciute ugualmente in quanto sono note a tutti, sono state utilizzate come colonne sonore di molti film.
Considerate che stiamo parlando di uno dei maggiori musicisti swing.
L’intero contesto era davvero divertente, praticamente il 99% dei partecipanti aveva superato da un po’ la settantina e guardava me e la mia amica come se fossimo degli alieni! 🙂
Sono rimasta colpita dalla bravura dei musicisti, ma non posso negare di essere affascinata anche dalla storia di Glenn Miller, egli infatti fu dichiarato disperso il 15 dicembre 1944 durante un volo sulla Manica con il quale avrebbe dovuto raggiungere Parigi per suonare insieme alla sua orchestra per i soldati che avevano da poco liberato la capitale francese.Vi ho raccontato tutto ciò perché come detto in precedenza non possiamo mai sapere cosa ci attende dietro l’angolo durante un viaggio, e molto spesso sono sorprese positive.
Finito il concerto abbiamo approfittato della sosta per visitare la cittadina di Courtrai, il suo Begynhof, la chiesa di Notre Dame, il Belfort ed il municipio.

Interno del Begynhof

E così anche la parte della Fiandre è stata esplorata! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.:se siete curiosi cercate le date della Glenn Miller Orchestra…..verranno anche in Italia!