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elisa

Europa

Da vedere almeno una volta nella vita……Amsterdam!

Ciao amici viaggiatori, siete mai stati ad Amsterdam?! Secondo me è da vedere almeno una volta nella vita per l’insieme di particolarità che racchiude. Come sempre ho fatto una toccata e fuga, sono partita da Bologna e sono atterrata a Dusseldorf dove mi attendeva la mia macchinina a noleggio. Ho optato per questa  soluzione perchè i voli Ryan Air sono parecchio economici, ma logicamente ci sono tante compagnie che volano direttamente sulla città olandese. Se avete intenzione di visitare solo la città la macchina non vi serve assolutamente, ma visto che ormai era a disposizione l’abbiamo sfruttata poi.

Tipica scena di Amsterdam: biciclette.

Il primo consiglio che vi do riguarda gli orari dei negozi e dei ristoranti poco fuori dal centro, sembra strano ma vi giuro che se arrivate di sera fate veramente fatica a trovare qualche posto in cui mangiare; sono dovuta ricorrere ad un panino confezionato acquistato in una stazione di servizio! Ci sono proprio rimasta male! 🙁
Il giorno successivo è iniziato con la visita ad uno dei più famosi musei. Il Van Gogh Museum; è affollatissimo e troverete sicuro un pò di fila da fare visto le meraviglie che contiene, armatevi di pazienza. Usciti da qui, rigorosamente a bordo delle nostre biciclette abbiamo raggiunto la casa di Anna Frank. Qui la fila per entrare può durare anche un’oretta, ma non potete perdervi questa visita, è un luogo così pieno di storia da far venire la pelle d’oca. Io mi sono commossa per essere sincera, infondo tutti noi a scuola abbiamo studiato la sua storia e vi assicuro che trovarsi dentro le 4 mura che ci sono state raccontate in un diario suscita sensazioni inspiegabili.Non lasciatevi spaventare dalla fila, ne vale davvero la pena.
Il paesaggio è davvero suggestivo, girare in bicicletta tra i canali ed i vari ponti è sicuramente un modo diverso di scoprire una città.
Guardatevi attorno mentre pedalate e vi renderete conto che tutto è arancione, gli olandesi sono davvero patriottici. Molto caratteristiche sono le case galleggianti, se volete provare l’ebrezza di dormirci non avrete problemi, alcune sono degli alberghi. Se volete mescolarvi agli abitanti invece dovete fare un giro nei mercatini delle pulci dove il nuovo e il vecchio si mescolano e visitare il mercato dei fiori.

Vista su uno dei tanti canali

Nell’immaginario collettivo Amsterdam viene associata agli zoccoli di legno ed ai tulipani, ma curiosando tra i vecchi negozi lungo i canali potrete trovare un ricordo diverso dalle solite etichette.
La piazza principale è Piazza Dam ed è interamente pedonale, nonchè punto di ritrovo dei giovani, mentre la chiesa più visitata dai turisti è Westerkerk che offre la possibilità di ammirare il centro storico dall’alto da una delle torri campanarie. E’ d’obbligo trovare un pò di tempo per visitare il Palazzo reale , nato inizialmente come municipio.
Se avete bambini con voi vi consiglio di continuare a pedalare e raggiungere il Nemo, un museo interattivo della scienza ospitato all’interno di un edificio in rame a forma di scafo progettato da Renzo Piano.
Troverete un intero quartiere chiamato “dei musei”, quindi non dovete far altro che individuare quello relativo ai vostri interessi.
Quando arriva l’ora del tramonto e la luce ambrata scende sui canali e sulle biciclette, l’atmosfera diventa magica, anche se in realtà tutti sanno che la città si anima e si trasforma durante la notte.
Uno degli aspetti che rende Amsterdam molto diversa dalle altre capitali europee è quello legato al sesso a pagamento. Nel quartiere a luci rosse si susseguono sexy shop e le famose “prostitute in vetrina” che con aria annoiata fanno cenno ai clienti. Il sesso a pagamento è presente in questa zona da tantissimo tempo, dovuto soprattutto alla presenza del porto e della popolazione marittima. Questo aspetto trasgressivo attira i turisti, ma se ci si comporta bene non si incappa in nessun pericolo, ma occorre sempre fare attenzione al portafoglio, non fare fotografie alle prostitute ed evitare le aree isolate. L’altro aspetto  completamente trasgressivo è quello legato alle sostanze allucinogene come i funghetti e tutta la realtà dei Koffieshop, ma le norme non sono poi così tanto diverse dagli altri paesi, qui la detenzione di droga è illegale come pure lo spaccio, infatti i koffieshop devono avere una legale licenza.

Uno dei più famosi coffeeshop della città

Diciamo che seppur presente, la città non è solo sesso e droga come spesso viene descritta. Amsterdam by night però non è solo trasgressione, ma si possono trovare tantissimi locali dove suonano musica classica e jazz dal vivo ed anche l’offerta cinematografica è sempre molto ricca.
dopo aver assaporato anche la vita notturna della città ce ne torniamo in albergo, visto che l’indomani ci aspetta una gita fuori porta.
Come detto precedentemente noi avevamo a disposizione una macchina, ma si trovano anche gite organizzate o ci si può spostare di pochi km in autobus o in tram per ritrovarsi in una zona completamente diversa.
Dopo aver imbarcato l’auto in una specie di traghetto, passano solo 15 minuti e ci ritroviamo in un “altro mondo” con campi fioriti e zoo.
Siamo arrivati nel quartiere di Zaanse Schans dove la fanno da padrone i mulini a vento; si percorre un cammino consigliato che porta  ad ammirare da vicino queste strane costruzioni, alcune delle quali sono aperte proprio per mostrare ai turisti come erano originariamente. Quasi tutti i mulini hanno un proprio nome, anche molto stravagante aggiungerei.

I mulini di Zaanse Schans

Se ne avete voglia potete fermarvi nel negozietto di zoccoli di legno ed osservare l’intero procedimento per la creazione di un singolo paio, partendo da un unico ciocco di legno.
Finita la visita siamo tornati in città e ci siamo concessi un giro col battello nei canali; questo è un must per chi viene ad Amsterdam, sia che venga fatto di giorno sia di notte.
Il tempo a nostra disposizione è finito perchè il giorno successivo saremmo ripartiti alla volta di Dusseldorf attraversando campagne sconfinate e paesini caratteristici.
Indicativamente vi ho descritto le cose che non potete assolutamente perdervi in una breve visita alla città olandese, poi dipende anche dal periodo da voi scelto…. uno dei migliori è senza dubbio quello che coincide con la fioritura dei tulipani, uno  spettacolo unico al mondo.
Amsterdam non è solo trasgressione, anche se molto spesso ci viene ” venduta” come tale…in ogni caso è da vedere almeno una volta nella vita.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: sono rimasta completamente affascinata dai parcheggi di biciclette a più piani!

Europa

La capitale più verde d’Europa : Oslo!

Hi guys, allacciate le cinture che si vola nella città in cui ogni 10 dicembre viene consegnato il Premio Nobel per la Pace….si va ad Oslo!
Stiamo parlando della capitale della Norvegia e sicuramente della capitale più verde d’europa.
Il mio tour è stato dedicato interamente alla città e alla sua parte storica perché come al solito avevo a disposizione solamente un week end, ma questa metropoli offre infinite possibilità a livello naturalistico.
Essendoci andata a fine aprile non ho avuto la possibilità di fare il giro tra i fiordi perché ancora non era iniziata la stagione, ma credo che sia di una bellezza unica, si tratta della vera particolarità della zona, quindi se il periodo in cui vi troverete lì sarà quello giusto non lasciatevi scappare questa opportunità. Per quanto riguarda le escursioni c’è veramente l’imbarazzo della scelta, in inverno è considerata la capitale mondiale dello sci ed in estate la scelta è ampia tra itinerari a piedi, in bici, in canoa, gite sul fiordo, ecc.
Come in tutte le città nordiche il costo della vita è abbastanza alto rispetto al nostro perchè è proporzionato ai loro stipendi, ma basta prendere qualche accorgimento per non spendere una fortuna. La città ha tantissime ore di sole infatti in giugno e luglio non fa mai veramente buio, ma il sole splende in cielo per più di 20 ore; infatti a fine aprile durante la mia visita la notte calava verso le 22:30.
Ma veniamo a noi, iniziamo con qualche dritta.

Sicuramente da vedere in quanto è il parco più famoso di Oslo è il complesso Vigeland, considerato l’opera d’arte di tutta una vita dell’omonimo scultore dove potrete ammirare circa 650 statue divise in vari gruppi scultorei. Altro museo famosissimo è il Museo Munch che sopita tantissimi lavori del celebre pittore tra cui il conosciutissimo quadro “L’urlo”.
I norvegesi sono molto attaccati alla tradizione e alle usanze e per comprenderle meglio potete visitare il Museo del folklore norvegese che fu il primo museo all’aperto ad essere inaugurato; infatti è composto da più di 150 edifici raccolti da ogni parte del paese e poi ricostruiti in questo spazio, si passa dalle  case coloniche alle capanne dei pescatori, dalle chiese ai magazzini proprio per dare un’idea completa della diversità del paese.

Poco distante, sempre nell’isola dei musei potete visitare il Vikingskipshuset ovvero “la casa delle navi vichinghe” che ospita addirittura una nave che faceva parte del corredo funerario di una regina. Oltre a quelli sopra citati ci sono tantissimi altri musei, poi dipende dai vostri interessi.Nella città è presente anche il Palazzo Reale e se siete appassionati del cambio della guardia fate in modo di essere in zona verso le 13:30.
Oslo non ha un vero e proprio centro storico con stradine piccole e intrecciate, invece è interessante la passeggiata sulla Karl Johans Gate, l’arteria principale della città con edifici esclusivi, negozi per gli acquisti e tanti hotel.
Anche per quanto riguarda la vita notturna Oslo offre un sacco di possibilità e invece per quanto riguarda la cucina dovete tassativamente mangiare il salmone norvegese, oltre naturalmente ad altri piatti tradizionali.
Per finire non dimenticate di vedere il trampolino da sci di Holmenkollen dove vengono realizzati dei salti pazzeschi e da lassù avrete un’ottima visuale della città dall’alto; per i più temerari c’è anche un simulatore di salto.

In questo breve week end come detto inizialmente non sono riuscita a spingermi oltre, ma mi piacerebbe poterci ritornare per godermi il lato naturalistico di questa città.
Vi è piaciuta la mia proposta?! Spero proprio di si.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Una gemma del mar Egeo: Kos

Ciao amici, la voglia di caldo e di mare cresce sempre più, quindi anche oggi vi proporrò un week end al mare e più precisamente in Grecia.
Voliamo sempre con la Ryan Air da Bologna e atterriamo all’aeroporto di Kos qui prendiamo un pullman per arrivare in centro e poi ci dirigiamo verso il nostro hotel (come ormai saprete) prenotato precedentemente su booking, così non perdiamo troppo tempo.
In questa mia piccola vacanza sono con una mia amica e quindi anche questa destinazione è perfetta anche per sole donne.
Quest’isola è una gemma del mar Egeo ed è caratterizzata da acque cristalline e da antiche rovine ed ha una forma piuttosto allungata con un castello protetto da cinte murarie che si affaccia proprio sul  mare. Noi abbiamo deciso di scoprire l’isola per gradi, così il primo giorno abbiamo esplorato la zona del centro storico e quella limitrofa a bordo di una bicicletta fornitaci dal nostro hotel.

Il centro città è suddiviso in 4 aree archeologiche: quella del porto,quella occidentale,quella centrale e quella orientale. Personalmente la zona del porto è quella che mi ha colpito maggiormente, con l’antico muro di cinta, i tempi gemelli di Afrodite e l’antica Agorà……e comunque la vista sul mare aperto è strepitosa.
L’isola in passato fu colonizzata da svariate etnie ed è per questo che si respira un’atmosfera multietnica, un mix di monumenti classici, ellenistici, romani, turchi ed italiani.
” Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni….”, se non siete medici non conoscete di sicuro queste parole, tranquilli, nemmeno io ne ero a conoscenza. Si tratta del giuramento di Ippocrate al quale si sottopongono i medici- chirurghi ed odontoiatri prima di iniziare la professione.

Platano di Ippocrate

Ippocrate fu un importante medico e filosofo, fondatore della medicina che nacque proprio in questa isola.
Di fronte all’entrata del castello si apre una piazza dove si trova un albero di storica importanza: Il Platano di Ippocrate che sembra avere 2500 anni e sotto il quale si dice insegnasse proprio il grande maestro. Questo luogo è oggetto di tantissime leggende, ma vi consiglio di farci una piccola visita, è un luogo ricco di storia.
Poco distante si può ammirare la piazza Eleftheria dove svetta la moschea Deftedar, segno delle storiche colonizzazioni che vi ho accennato prima.
Insomma un giorno intero ( e forse non basta) potete dedicarlo alla visita del centro città e la sera cenare in uno dei tipici locali sul lungomare.
Il giorno successivo abbiamo sostituito la bicicletta con un motorino in modo tale da poterci spingere più lontano, infatti siamo poi arrivate a Empros Thermes e cioè alle terme naturali dove l’acqua raggiunge temperature davvero elevate. Si tratta di una piscina naturale, un pezzo di mare delimitato.

Empros Thermes

Dopo questo bellissimo e particolare paesaggio, ci siamo fermate in alcune calette nelle vicinanze…insomma un’intera giornata all’insegna del mare finalmente!
La sera abbiamo cenato in un ristorante in centro, con dell’ottimo pesce ed uno dei piatti tipici: la moussaka.
E’ arrivato il terzo giorno e abbiamo di nuovo cambiato mezzo, oggi abbiamo noleggiato una macchina, così da poter raggiungere l’altro capo dell’isola. Percorrendo la strada costiera che offre dei paesaggi magnifici, siamo arrivate a Kardamena e ci siamo proprio godute un mare strepitoso.Dopo pranzo siamo ripartite ancora in direzione sud e abbiamo raggiunto Kefalos, qui vi consiglio di visitare Aghios Stefanos, l’isolotto di fronte alla costa dove sorge una deliziosa chiesetta bianca e blu.

 Strada facendo comunque troverete spesso delle aree archeologiche, molto suggestive sono quelle che si affacciano sul mare. Dopo qualche altra pausa in alcune calette meno turistiche e meno affollate abbiamo ripreso la strada di casa e prima di arrivare in hotel abbiamo visitato l’Asclepeion, il più importante monumento archeologico della città. Se siete veri appassionati di storia greca, non perdetevi il museo archeologico della città.
Il tempo a nostra disposizione è quasi finito…..una cena sul lungomare di Kos e poi un giro tra i vari locali, e domani mattina purtroppo si riparte!

Vi assicuro che è davvero un’ottima meta,  dove potrete trovare tutte le comodità, un mare splendido ed una grandissima dose di storia antica.
Al prossimo viaggio amici,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Ibiza e Formentera…non solo divertimento, ma mare da favola!

Ciao amici, oggi vi proporrò un week end al mare e al sole visto che da noi il caldo ancora non vuole arrivare, io cercherò di portarvici almeno con la mente.
La compagnia aerea è sempre la Ryan Air e questa volta voliamo da Bologna a Ibiza; siamo io e due mie amiche…una vacanza solo donne!
Il periodo è metà maggio, quando il clima è comunque  caldo e ottimo per delle giornate di mare, ma ancora non è arrivata l’alta stagione con i suoi prezzi proibitivi e la grandissima massa di turisti, quindi l’ottimo connubio per gustarsi al meglio le due isole.
Io ho trascorso nelle isole spagnole 4 giorni pieni, dividendoli a metà tra Ibiza e Formentera.
Il giorno del nostro arrivo ad Ibiza l’abbiamo sfruttato per rilassarci dopo il viaggio in una spiaggetta vicino l’hotel, ci siamo lanciate alla scoperta di Ivissa con una passeggiata tra le piccole viette, fino ad arrivare nel centro storico della città fortificata che è stata un tempo una colonia fenicia. Merita sicuramente una visita la Cattedrale che domina dall’alto il porto della città ed è interessante perdersi nella fitta rete di stradine e piazzette che consentono di ammirare case popolari o vecchie dimore oggi trasformate in piccoli alberghi e ristoranti.

Girando e girando ci è venuta sete, così ci fermiamo in uno dei tantissimi locali per un aperitivo prima di cena…non sembra nemmeno di essere in quest’isola che ci è sempre stata descritta come l’isola della trasgressione; ci troviamo in una zona tranquilla a gustare un’ottima sangria mentre la brezza tiepida di metà maggio gioca con i nostri capelli. E poi giusto per entrare fino in fondo nell’atmosfera spagnola optiamo per una cena a base di paella.
Per il dopo cena non c’è che l’imbarazzo della scelta su quale locale frequentare…dipende un pò dai vostri gusti, c’è davvero di tutto.
Il giorno seguente ci imbarchiamo sul traghetto per raggiungere il paradiso: Formentera (devo ammettere che il fine di questa mio viaggio era proprio questa isola).
Appena sbarchiamo ci rendiamo subito conto della smisurata bellezza di questa piccola isola. Giusto il tempo di fare il check in in albergo e lasciare i nostri bagagli e siamo subito operative a cavallo di una bicicletta, pronte per scovare le spiagge migliori. L’isola è piccolina ma ci sono diversi sali e scendi e devo dire che con la scelta del mezzo di trasporto che abbiamo fatto la fatica si inizia a  sentire, ma così abbiamo la scusa buona per fermarci e rinfrescarci nelle acque turchesi.

Un mare così bello, se escludo quello della Sardegna e quello di Zanzibar non l’avevo mai visto e faccio davvero fatica a realizzare di essere così poco lontana da casa. La giornata trascorre tra bagni ( in mare) e veri e propri bagni di sole, interrotti solo dalla pausa pranzo in un carinissimo locale sulla spiaggia. Tirava una gustosa brezza che non ci siamo nemmeno rese conto che avevamo acquisito proprio parecchio colore, ma la nostra pelle ne ha risentito così siamo tornate in hotel, ma non volendo ancora far finire il pomeriggio, ci siamo concesse un bagno in piscina sul tetto dell’hotel; non pensate male, non era assolutamente un super hotel, ma era davvero carino e con ogni tipo di confort ed a un prezzo davvero buono; come vi ho detto prima ancora non era alta stagione. Formentera è molto più tranquilla di Ibiza e la movida presente nell’isola si vede all’ora del tramonto, quando tutti escono per andare a farsi un aperitivo…. è questo il vero momento di svago e non il fatto di albeggiare in discoteca come invece usa fare nell’altra isola; ma questo non vuol dire che mancano i locali, se vi piace la disco c’è anche quella,tranquilli!
Il giorno seguente decidiamo di cambiare mezzo di trasporto in modo tale da poterci spingere anche più lontano e decidiamo di noleggiare un’auto.La destinazione è sempre la stessa: una splendida spiaggia, ma nel tragitto abbiamo la possibilità di fermarci in alcuni punti panoramici da dove poter ammirare gran parte dell’isola in tutto il suo splendore.
Le tonalità dell’azzurro ci sono tutte, da quello velato e trasparente che permette di vedere il fondale fino al blu profondo del largo. Ci fermiamo anche in un faro ubicato in una parte estrema dell’isola proprio a strapiombo sul mare e ci avventuriamo anche alla scoperta di una grotta, entrando da una piccola fessura nella roccia e percorrendo un piccolo tratto scosceso ci troviamo poi davanti ad uno spettacolo magnifico: la maestosa potenza del mare aperto.

Il resto della giornata trascorre sempre tra bagni e chiacchiere e la sera è indicativamente simile a quella precedente; aperitivo e poi cena.
Il giorno seguente ritorniamo ad Ibiza con il solito traghetto e andiamo a visitare una zona che non avevamo visto: le saline. E’ un paesaggio davvero suggestivo quello che si presenta davanti ai nostri occhi, aiutato anche dal fatto che era l’ora del tramonto. E’ arrivata l’ultima sera e non potevamo non andare al famosissimo locale PACHA e così anche noi, come la maggior parte di turisti che sceglie quest’isola come meta delle proprie vacanze, trascorriamo una serata in una delle discoteche più famose del mondo!!!!
Questa è un’idea di viaggio alla scoperta delle isole Baleari non in alta stagione e soprattutto con un punto di vista molto più tranquillo e volto a scovare spiagge e calette meravigliose e relax, insomma una visione alternativa dell’isola della trasgressione per eccellenza.
Ma c’è veramente un’infinità di possibilità…. sta a voi cercare la vostra preferita; in ogni caso almeno una volta nella vita è da fare! 🙂
Al prossimo viaggio amici,
Viaggiatrice seriale.

PS: è un viaggio che potete fare tranquillamente anche solo donne.
PPS: fate caso al netto contrasto della caotica vita notturna con la pace mattutina che si respira nelle strade di Ibiza.

Basilicata, Italia

Weekend avventura tra Basilicata e Puglia

Ciao amici, oggi vi propongo un week end all’insegna dell’avventura e di uno “sport” davvero adrenalinico, accompagnato da una visita ad una splendida città che rievoca tempi lontani.
Andiamo in Basilicata ad assaporare l’odore della terra lucana. La decisione di questa meta è stata presa esclusivamente per poter fare il VOLO DELL’ANGELO. Questa bellissima esperienza si può praticare solamente nella provincia di Potenza e precisamente a Castelmezzano e a Pietrapertosa, nel cuore delle dolomiti lucane. E’ un’avventura a contatto con la natura, legati in tutta sicurezza da un’apposita imbragatura e agganciati ad un cavo d’acciaio vi si getta letteralmente nel vuoto provando per circa poco più di un minuto l’ebrezza del volo arrivando a fino a 120 km/h.

Arrivati ” a destinazione” verrete fatti salire su una navetta che vi porterà all’altro punto di partenza da dove inizierà il vostro volo di ritorno. Come vi dicevo inizialmente ho scelto questa destinazione proprio per questo motivo e lo rifarei sicuramente….è stata un’esperienza magnifica ed indimenticabile che consiglio a tutti quelli che non soffrono di vertigini; vi sembrerà di essere degli uccelli. Finita questa fase adrenalinica potrete perdervi per le vie dei paesini e gustare dell’ottimo cibo lucano.
La mia destinazione successiva è stata Matera con i suoi meravigliosi Sassi. Ho pernottato in un hotel costruito proprio nei sassi, sembrava quasi di dormire in una caverna ma con tutti i confort necessari. Il mio primo impatto con la città dei sassi è stato al tramonto e vi assicuro che è stato davvero suggestivo scrutare il profilo delle “abitazioni” illuminato di arancio/rosa, ma anche la visita notturna non è da meno, sembra quasi di essere dentro ad un presepe; ma la vera visita l’ho riservata per il giorno successivo, alla luce del sole.

E’ un posto veramente affascinante e ricco di storia, che meriterebbe più tempo per essere visitato….. ma voi ormai conoscete la mia filosofia, quindi di nuovo in macchina i viaggio verso la Puglia, con una sosta in una bellissima spiaggia giusto per rigenerarci un po’. La seconda notte l’abbiamo trascorsa in un hotel in Puglia e l’ultimo giorno – o meglio, la parte dell’ultimo giorno che avevamo a disposizione- l’abbiamo dedicato al mare e alla scoperta di un delizioso paesino : Polignano a Mare che diede i natali al grandissimo Domenico Modugno e reso famoso recentemente anche da Checco  Zalone nel film ” Cado dalle nubi”.

E come sempre è arrivato il momento di tornare a prendere l’aereo; in effetti non vi avevo specificato che siamo arrivati in aereo fino a Bari dove poi abbiamo ritirato la nostra macchina a noleggio (prenotata da casa)…logicamente dipende sempre dal vostro punto di partenza.
In tre giorni pieni comunque ho vissuto un’esperienza super adrenalinica, ho visitato Matera che è un vero e proprio gioiellino, mi sono concessa  un po’ di mare e ho ” toccato” tre regioni, perché per poco ho percorso anche le strade della Calabria…non male insomma!!!Voi che dite??!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
P.S. : la cucina lucana è veramente fantastica, approfittatene in quei giorni, non pensate alla dieta!
 
Europa

Irlanda coast to coast

Ciao amici viaggiatori, sono fresca fresca di un weekend all’estero e non perderò un altro minuto prima di raccontarvelo.
La destinazione di questa volta è l’Irlanda!
Ho prenotato per tempo un volo su Dublinocon la Aer Lingus ma dovreste trovare prezzi economici anche con la Ryan Air. I giorni che ho trascorso fuori casa sono stati 5, ma in realtà 3 giorni e mezzo da poter sfruttare.
Sono arrivata a Dublino il martedì sera e subito dopo aver ritirato la macchina noleggiata dall’Italia, mi sono diretta all’hotel sempre prenotato da casa. Il primo scoglio da affrontare è stato proprio quello della guida, perchè lì si guida a sinistra ed il volante è a destra….bisogna prestare particolare attenzione, ma devo dire che ci si abitua velocemente, aiutandosi soprattutto con il flusso di macchine già presente su entrambe le carreggiate.
 Dopo una doccia veloce sono andata alla scoperta di Dublino by night, girando rigorosamente a piedi in quanto non dovete aspettarvi la mega capitale, ma una capitale a misura d’uomo. Io sono stata a fine Aprile ed era giorno fin verso le 21:00 21:15, quindi ho avuto diverse ore da poter sfruttare per una visita esterna della città, giusto per avere una minima idea. Gli irlandesi cenano abbastanza presto, ma trovate dei locali che cucinano fino a tardi, soprattutto nella famosa zona di Temple Bar dove si trova l’omonimo pub.
 Il famosissimo Temple Bar
Prima cena a Dublino in un tipico pub, allietata da tipica musica irlandese dal vivo. La mattina seguente l’ho dedicata ad una visita più approfondita della città e soprattutto alla scoperta del Trinity College dove è conservato il famosissimo BOOK OF KELLS, un manoscritto miniato realizzato dai monaci irlandesi intorno all’800 che contiene il testo dei quattro vangeli in latino corredato da miniature e illustrazioni. Dopo aver ammirato il manoscritto si sale al piano superiore dove si trova la Old Library e qui vi sembrerà di essere in un film (infatti la biblioteca è stata luogo di diverse riprese cinematografiche), scaffali, scaffali e ancora scaffali pieni di libri, infatti viene inviata qui una copia di ogni libro pubblicato in tutte le isole britanniche. Finita la vista al Trinity College potrete decidere di visitare qualche altra attrazione in base ai vostri gusti, dal National Museum alla National Gallery fino ad arrivare alla National Library. Io personalmente ho girato un pò tra le viette, sono andata al parco dove si erge la statua dedicata ad Oscar Wilde e durante il tragitto ho visto anche la statua di Molly Malone , la leggendaria pescivendola di Dublino. Ho fatto poi una veloce visita alla National Library e ho visitato la Cattedrale di San Patrizio e la Christ Church Cathedral e poi di corsa verso la macchina perchè la mia intenzione era quella di ammirare maggiormente il lato paesaggistico di questa nazione. Tutti in carrozza e si parte in direzione sud-ovest verso Cashel per visitare la famosa Rock of Cashelnella contea di Tipperary.

La mistica Rock of Cashel

Si tratta di un luogo molto suggestivo, creato inizialmente come sede dei sovrani e ceduto in seguito alla chiesa; un insieme di torri e torrette visibile già da lontano. Dopo aver visitato il paesini mi sono diretta a Cahir dove sorge un bellissimo castello poco lontano dal quale si può trovare lo Swiss Cottage, un rifugio in cui il conte poteva intrattenere gli ospiti. Un’altra giornata è finita e non c’è niente di meglio di una buona cena seguita da una buona birra in un tipico pub.
La giornata successiva è stata davvero impegnativa, sono stati percorsi diversi km per visitare il Ring of Kerry che si snoda sulla Iveragh Peninsula; si tratta di un percorso circolare che attraversa tutta la penisola toccando diverse cittadine. l
La vera bellezza è il paesaggio circostante che attrae visitatori da ogni parte del mondo da tantissimo tempo grazie alla diversità di paesaggi, si passa dai laghi alle montagne fino ad arrivare sull’Oceano Atlantico.
L’itinerario principale offre diversi sentieri e la possibilità di inoltrarsi tra calette, scogliere e ampie baie. All’interno si trova anche il parco nazionale, dove avendo tempo si potrebbe trascorrere un’intera giornata. Non vi dò nessun consiglio in merito alle città in cui fermarsi perchè sono tutte davvero carine ed accoglienti quindi vi potete fermare in base alle vostre esigenze  e farò altrettanto con gli alloggi in quanto  in questo periodo non ci sono tanti turisti, quindi non è necessario prenotare in anticipo, potete presentarvi direttamente al momento del vostro arrivo in città oppure fate come me e prenotate il giorno prima in base all’itinerario che vi siete prefissati di fare. Molto carini a caratteristici sono i B&B e le Guest House, io li ho preferiti ai soliti hotel, ci si immedesima maggiormente nella loro cultura. Percorrendo tanti km in macchina  è finita un’altra giornata con la compagnia di pante pecore, mucche e anche di 2 cerbiatti che ci hanno attraversato la strada.
Finalmente è arrivato il giorno della visita alle Cliff of Moher, famosissime scogliere che si gettano a strapiombo sull’Oceano Atlantico. Il paesaggio toglie davvero il fiato…. è proprio come in tutte le cartoline che avevo visto in precedenza. Alla fine del percorso indicato si trova un piccolo forte sul quale è possibile salire e da dove la visuale è davvero ottima. Vi consiglio di coprirvi tanto, io sono capitata con la pioggia battente mista a neve e con una piccola tromba d’aria….. magari voi sarete più fortunati ! 🙂
Meraviglia assoluta alle Cliff of Moher
Poco più in basso si trova il centro visitatori, tutto ecocompatibile che propone mostre interattive ed esperienze virtuali. Se siete fortunati poi, e il tempo è più clemente potrete avvistare le isole Aran proprio di fronte a voi e colonie di pulcinelle di mare, gabbiani e cormorani. Ci si rimette in marcia sempre verso nord e in poco tempo il paesaggio circostante cambia notevolmente: davanti ai miei occhi si estende un altopiano calcareo chiamato Burren solcato da fessure profonde in cui nascono tantissimi tipi di fiori ed arbusti (il periodo migliore per ammirare la fioritura è il mese di maggio); mentre attraversate questo paesaggio quasi lunare fermatevi ad ammirare una delle tante tombe megalitiche presenti nella zona. Ancora qualche altro km ed eccomi arrivata a Galway sempre sotto ad una pioggia battente – diciamo che il tempo non è stato dalla mia parte- la città è molto carina ma io personalmente me la immaginavo un pò più grande. E’ piccina e si gira in meno di mezza giornata e se capitate verso l’orario di cena non perdetevi l’occasione di gustare una  buonissima cena a base di pesce; essendo una città di mare tutti i ristoranti cucinano degli ottimi piatti, io però vi consiglio il salmone.
E così è finito anche questo mio piccolo viaggetto perchè la sera dopo cena sono ripartita alla volta di Dublino dove ho trascorso la notte e ho preso poi il volo al mattino presto.
Logicamente non basta un week end per visitare questa affascinante isola, ma se avete poco tempo questo è un itinerario fattibile; in caso potete sostituire il giro al Ring o Kerry con la penisola di Dingle o con quella del Connemara…io non ho fatto in tempo a visitarle e ho dovuto fare una scelta, ma tutti dicono essere bellissime.
Un saluto e al prossimo viaggetto,
Viaggiatrice seriale.
PS: se vi capita di fermarvi verso Adare ammirate i tipici cottage con il tetto in paglia.
PPS: fate una sosta in una spiaggia sull’Oceano Atlantico.
Italia, Lombardia

Una giornata da pastore

Cari viaggiatori, se anche a voi piacciono vacanze strane  e particolari, ne ho una che fa al caso vostro. Avete mai sentito parlare della giornata da pastore?!Questa volta il viaggio è corto ( dipende sempre da che regione d’Italia partite), dobbiamo arrivare in Lombardia e più precisamente  in provincia di Sondrio dove c’è un’azienda agrituristica che organizza giornate da pastore.In cosa consiste?!Adesso vi racconto la mia esperienza.
Si parte alla volta di Sondrio,arrivati all’azienda agrituristica che rimane ancora in paese, si fa una specie di check in con il buono prenotato in precedenza e poi con la propria macchina accompagnati da qualche organizzatore si sale di quota, fin dove è consentito e poi, zaino in spalla (più leggero è,meglio è 🙂 ) si parte per un trekking di circa 2 ore in direzione alpeggio situato a 2000 metri circa.

Lo scenario e i panorami che si incontrano durante il tragitto sono bellissimi e a metà percorso ci si può dissetare in una fontana con della pura acqua di montagna. Quando all’orizzonte si intravede un lago significa che si è vicini alla meta.Eccolo lì l’alpeggio proprio davanti ai miei occhi,non è un miraggio.
Dopo aver sistemato gli zaini ed essersi riposati un pò, l’accompagnatore vi porterà con il suo fuoristrada al pascolo delle mucche. Qui si assiste alla mungitura meccanizzata e si prova la mungitura manuale, ritornando indietro nel tempo e ritrovando il vero rapporto con la natura, forse un pò perso.Vi assicuro che è un’esperienza interessante.

Dopo la mungitura si ritorna all’alpeggio e si assiste alla trasformazione del latte in formaggio. In seguito avrete tutto il tempo libero da sfruttare al meglio con lunghe passeggiate fino alle vette più vicine o restando semplicemente nei lettini a godersi il sole di montagna. Sembra di essere fuori dal mondo, solo tu ( e i tuoi accompagnatori, 6 persone in tutto) e i pastori che fanno quella vita per circa 4 o 5 mesi l’anno, circondati da prati verdi, boschi, montagne e laghi. La sera si cena con tutti i prodotti tipici della casa insieme ai pastori e poi dopo aver indossato una felpa si corre fuori ad ammirare il cielo stellato che sembra 1000 volte più luminoso di quello che vediamo dalle nostre città. Wow che pace!!!
Ecco, è arrivato il momento di coricarsi ed è il caso di spiegarvelo dettagliatamente: l’alpeggio ha solo 2 stanze, una al piano inferiore che funge da cucina e una al piano superiore che funge da camera da letto con diversi letti c castello. L’ambiente è più che spartano, si dorme tutti insieme con i pastori , ognuno nel proprio sacco a pelo e anche il bagno da condividere è uno solo….quindi se non siete persone più che adattabili questa esperienza non fa per voi. Non pensate di pernottare in un hotel dotato di tutti i confort, mi raccomando. L’indomani mattina i pastori si svegliano all’alba sempre a causa della mungitura ( si fanno 2 mungiture al giorno, una al mattino e una al tramonto), ma gli ospiti possono decidere liberamente anche di restare a dormire e svegliarsi solo per fare colazione con il latte appena munto. Fatta una scorta di energia , fino all’ora di pranzo il tempo è libero e un’ottima idea è quella di fare un’altra passeggiata, far visita ai vitellini poco distanti da lì e magari raccogliere dei mirtilli visto che è il periodo giusto.

E’ arrivata l’ora di pranzo e io e i miei amici siamo stati particolarmente fortunati in quanto quel giorno era previsto il raduno degli alpini, quindi ci siamo ritrovati circondati da più di 100 penne nere! Pranzando sempre con i prodotti tipici assaporiamo un delizioso risotto ai mirtilli.

Dopo aver fatto tante foto ringraziamo e salutiamo tutti i pastori e di nuovo con lo zaino in spalla ripartiamo per la via del ritorno….ma per fortuna questa volta è in discesa ed è più facile! 🙂
L’esperienza del pastore sarebbe finita qui, ma visto che io e i miei amici abbiamo percorso diversi km, ne approfittiamo per farci tutto il week end e quindi un’altra notte fuori.
Arrivati a valle ci dirigiamo nell’hotel che avevamo precedentemente prenotato da casa: il contrario del giorno prima, infatti qui ci aspetta una spa tutta per noi e così recuperiamo le forze utilizzate durante il trekking. Una bella cena con prodotti di montagna e una bella dormita in un letto comodissimo. Non ci siamo fatti mancare proprio niente!
Ma non è finita qui, perchè la mattina dopo un’abbondante colazione partiamo alla volta di un paese vicino dove ci aspetta l’istruttore per fare rafting! E in men che non si dica ci ritroviamo con addosso una muta,un giubbino di salvataggio, un casco, remi in mano e gommone in spalla…..gommone gettato in acqua e via che si parte. Durante il tragitto poi ci fanno fare anche dei tuffi e dei bagni e ci fanno provare l’ebrezza di essere trasportati dalla corrente. Sani e salvi ritorniamo sulla terra ferma e dopo aver fatto una bella doccia ripartiamo in direzione di casa…..ma dato che vogliamo sfruttare al meglio ogni singolo minuto, arrivati in paese prendiamo gli impianti di risalita e andiamo a mangiare  al rifugio!! Una bella polenta ( pasto leggerissimo!) non ce la toglie nessuno.

Ecco, questo è stato uno dei miei week end alternativi, ho trovato in rete  il pacchetto relativo alla giornata da pastore ma poi mi sono organizzata anche i due giorni seguenti…..un week end che spazia tra natura,benessere&relax e sport. Se vi piace prendete pure spunto da me, altrimenti sbizzarritevi come meglio credete!
Al prossimo viaggio, 
Viaggiatrice seriale.
PS: io sono andata in agosto, ma la giornata da pastore è possibile farla da maggio a settembre.
PPS: se volete poi potete anche comprare prodotti fatti in alpeggio.


Europa

Cosa vedere a Stoccolma

Ciao amici viaggiatori, siete pronti per assaporare un altro ipotetico (reale per me che l’ho già fatto) itinerario per un week end all’estero?! Questa volta vi porto in Svezia e più precisamente a Stoccolma.
Come la maggior parte delle volte ho volato con Ryan Air da Ancona, ma il volo è garantito anche da altre città italiane e ho pernottato in un hotel molto vicino al centro città prenotato da casa attraverso booking.
Il mio arrivo è stato verso l’ora di cena, quindi dopo aver spizzicato qualcosa sono subito andata a dormire in modo tale da essere attiva il prima possibile il giorno seguente. Dovete sapere che Stoccolma è una capitale che si può girare quasi interamente a piedi e nel caso in cui doveste stancarvi ci sono i mezzi pubblici che funzionano benissimo.
Non posso iniziare l’itinerario se non con la visita al Palazzo Reale ( Kungliga Slotter) che è la residenza ufficiale dei sovrani di Svezia sebbene essi vivano di fatto in un altro castello. Il Kungliga Slotter è costruito intorno ad una corte quadrata e i visitatori hanno accesso agli appartamenti delle Feste e degli Ospiti, alle sale degli Ordini e del Trono e alla Cappella. Nelle fondamenta del castello invece il Tesoro riunisce i preziosi della corona ed il pezzo più antico è la spada del re Gustavo I Vasa. Affascinante per chi ama queste cose è il cambio della guardia nella corte d’ingresso del castello.

Finita la visita al Palazzo Reale potrete approfittarne per fare una passeggiata lungo il fiume oppure potete optare per navigarlo a bordo di un battello. Stoccolma è una capitale dove il connubio tra la natura e l’urbanistica, le tradizioni e la scoperta  di nuove tendenze è davvero forte. A seconda delle vostre preferenze potrete scegliere cosa visitare (ci sono veramente tantissimi musei di vario genere).
Camminando per il centro vi imbatterete nel Nobel Museum costruito nell’antica borsa; all’ingresso sono appesi i ritratti dei premiati e le sale custodiscono i loro effetti personali e le registrazioni dei discorsi ufficiali delle premiazioni. E’ giunta l’ora di cena, di solito non vi do consigli precisi sui ristoranti, ma questa volta non posso esimermi dal farlo perché questo posto è unico nel suo genere e deve essere visto ( e soprattutto la cucina è ottima); sto parlando del ristorante GRILL che sfoggia un arredamento insolito, il locale è diviso in varie zone e si spazia dallo stile boudoir con tendaggi e velluti, a zone con luci soffuse e manichini “svestiti” da sera, al giardino d’inverno con mobili coloniali fino ad arrivare ad un tendone del circo. E’ un luogo davvero bizzarro, io fossi in voi non me lo lascerei scappare (è meglio prenotare però).
Il giorno successivo l’ho dedicato all’isola dei divertimenti visitando prima il museo Vasa (VASAMUSEET) che è stato costruito per ospitare proprio il Vasa, un galeone che si inabissò poche miglia fuori dal porto di Stoccolma il giorno stesso del suo varo. Il museo racconta la storia di questo galeone che rimase inabissato per secoli, mentre oggi è un vero vanto nazionale in un’atmosfera abbastanza scura per conservare il relitto.
Dopo essere rimasti affascinati da questa storia, uscite e poco più avanti vi troverete di fronte al museo di Pippi Calzelunghe, un vero paradiso per i bambini ma anche per i genitori nostalgici…. in fondo tutti abbiamo avuto la nostra dose di Pippi.
Finita la visita ai musei ho ripreso l’autobus e sono ritornata in centro per poi andare all’Icebar.

Ne avevo sentito parlare già da casa ed ero davvero curiosa di vedere questo posto fuori dal comune. Logicamente è tutto finto, cioè il ghiaccio è vero ma è sicuramente un’attrazione turistica e niente di più, però a me è piaciuto ugualmente! Entrate in un normale edificio e poi una ragazza vi accompagnerà all’ingresso vero e proprio del bar solo dopo avervi fatto indossare l’abbigliamento adeguato; vi verrà infilata infatti una specie di mantella termica con cappuccio perché all’interno la temperatura è davvero polare…..anzi tenetevi pure i guanti se li avete! Praticamente vi trovate di fronte ad un vero e proprio bar di ghiaccio, con bancone, sedie, tavoli e bicchieri interamente di ghiaccio. Il tempo di bere qualcosa e di scattare qualche foto visto l’insolito posto e poi vi verrà voglia di tornare verso temperature “tropicali”. Io una visita ve la consiglio, non capita tutti i giorni l’occasione di farsi una bevuta in un posto del genere.
La mia giornata continua senza una meta precisa e poi mi ritrovo in un parco cittadino con una grande fontana centrale completamente pieno di alberi in fiore…..è stato veramente bellissimo.

Qualche acquisto e poi di nuovo a cena. Il giorno successivo ho sfruttato solamente qualche ora per fare un ultimo giro della città e poi via all’aeroporto… è ora di tornare a casa!!
Alla prossima avventura,
Viaggiatrice seriale.
PS: Io consiglio di prendere glia autobus turistici, quelli che vi fanno fare tutto il giro della città così avete l’audio guida per recuperare notizie e in più potete capire le distanze e le posizioni delle attrazioni che vi interessano.
 
Europa

Tra cioccolato e canali…Bruges e Bruxelles

Ciao amici, è arrivato il momento di parlarvi anche della mia esperienza in Belgio.
E’ un’ ottima destinazione raggiungibile dall’Italia molto velocemente con compagnie aeree low cost, una tra tutte la Ryan Air che vola anche da Ancona ( ma anche da Bologna, Milano, Perugia…ecc.)
E’ un punto proprio strategico, io lo definirei “l’ombelico dell’Europa”, in quanto in un’ora di treno circa si arriva a Londra, Parigi, Amsterdam e in tante altre destinazioni; io ho trascorso un week end solo in questa parte di Belgio, ma se invece avete a disposizione una settimana o più giorni potete pensare di fare anche un tour delle più famose capitali europee visti gli ottimi collegamenti o prenderla come base iniziale per escursioni giornaliere.
L’aereo della RyanAir non arriva a Bruxelles centro, ma come spesso accade ci sono dei pullman subito fuori l’aeroporto che lo collegano al centro città.
Io ero ospite di una mia amica quindi non ho preso il pullman e non ho nemmeno pernottato in hotel ma il mio consiglio è sempre lo stesso: cercate l’alloggio su Booking e lo troverete di vostro gradimento.
Sono arrivata verso l’ora di pranzo, così la prima mezza giornata l’ho trascorsa visitando la cittadina in cui vive la mia amica.
Il secondo giorno ho visitato la carinissima e affascinante città di Bruges, definita anche la “Venezia del nord”.

Meraviglioso scorcio di Bruges
Il centro storico ha ancora intatta la propria architettura medievale ed è circondato da canali che una volta venivano utilizzati per scopi commerciali essendo stata in passato Bruges uno snodo commerciale molto importante; oggi invece rappresenta uno dei luoghi turistici più importanti di tutto il Belgio. Nel 2000 inoltre è stata dichiarata patrimonio dell’umanità. La cittadina è relativamente piccola ma offre svariate attrattive; ci sono battelli che offrono escursioni nei canali, i tanti spazi verdi e parchi offrono piccoli angoli in cui rilassarsi o leggere un libro lontano dalla confusione o percorsi per gli sportivi e per finire i numerosi bar e cioccolaterie offrono un vero momento di piacere. Il Belgio è famoso proprio per il cioccolato, il mio consiglio è di fermarsi e assaggiarne in posti diversi….non ne rimarrete mai delusi!
La particolarità di Bruges è il Beghinaggio ossia una serie di piccoli edifici composto da un cortile circondato da piccole abitazioni utilizzate dalle beghine: un movimento religioso composto da donne che cercavano di servire Dio senza ritirarsi dal mondo. Questo movimento religioso si diffuse soprattutto in Olanda, Belgio e Francia. Inoltre meritano una visita la Cattedrale, il Municipio in stile gotico e la Torre civica. Se capitate a metà pomeriggio approfittatene per fare merenda con un buonissimo waffel.
Il giorno seguente invece abbiamo raggiunto Bruxelles in treno, molto più comodo della macchina in quanto arriva proprio nel centro della città. Immancabile la visita all’Atomium, una costruzione in acciaio di 9 sfere che rappresentano un cristallo di ferro.Questo monumento si trova all’interno di un parco e fu costruito in occasione dell’Expo del 1958; alcune sfere ospitano delle mostre mentre dalle finestre della sfera superiore si gode di un’ottima vista panoramica di Bruxelles.

Il famoso Atomium
Un altro simbolo della città è il Manneken Pis, una statua in bronzo che rappresenta un piccolo ragazzo che sta orinando e che è simbolo dell’indipendenza di spirito degli abitanti della città. La statua è molto piccina, circa 50 cm ed è tradizione che venga vestita in occasioni speciali con abiti offerti dai cittadini (ad esempio durante il tour de France indossa la maglia gialla).
Il centro città è dominato dalla Grande Place considerata una delle più belle piazze del mondo, circondata dalle Case delle corporazioni che raccontano la storia dei mestieri che si sono succeduti (birrai, sarti, pittori…) e punto di ritrovo per tantissimi giovani. E’ consigliabile visitarla al mattino quando c’è il mercato dei fiori. La città vanta inoltre uno dei migliori musei di Belle Arti e un museo del fumetto, questa forma d’arte però non è espressa solamente al suo interno ma camminando tra le vie la vostra attenzione verrà attratta da tanti murales dipinti sulle facciate dei palazzi: nacquero proprio qui i Puffi e Tintin.
Fumetti anche sui muri della case
La Cattedrale della città merita sicuramente una visita e non dimenticatevi delle cioccolaterie ….non commettete l’errore di snobbarle e considerarle come dei semplici negozi di dolciumi, dovrebbero essere considerate quasi come dei musei, entrate e ammirate le opere d’arte che prendono vita al loro interno e fate caso alle scatole di cioccolatini….sembrano quasi scatole contenenti gioielli.

E per finire come non citare il Parlamento Europeo: io in questi pochi giorni non sono riuscita nemmeno a passarci davanti, ma la prossima volta che tornerò in terra fiamminga sarà la prima cosa che andrò a visitare.
Se vi ho incuriosito almeno un po’, non vi resta che partire!!
Alla prossima meta, 
Viaggiatrice seriale.
PS: non mi sono soffermata sulla cucina ma vi troverete sicuramente benissimo.
PPS: per gli appassionati di birra c’è l’imbarazzo della scelta.
PPPS: viaggio adatto anche per sole donne.
 
Italia, Toscana

Cosa vedere in Garfagnana

Ciao viaggiatori, avete mai fatto un patto col diavolo?! Io no, ma conosco una storia interessante riguardo a questo fatto.
E via che si parte per un altro weekend per vedere da vicino il risultato di tale patto.
Direzione Toscana, zona Garfagnana, provincia di Lucca, Borgo a Mozzano: è qui che si trova il famoso Ponte del diavolo o Ponte della Maddalena.
La leggenda narra del capo muratore impegnato nella costruzione del Ponte che era molto preoccupato del ritardo accumulato nella stessa costruzione. Egli dunque scese a patti con il Diavolo, il quale gli consentì di completare l’opera in una sola notte in cambio della prima anima che avesse attraversato il Ponte. Il capo muratore accettò e il Ponte fu ultimato. Il capo muratore disperato per l’imminenza del pesante tributo al diavolo, corse dal Parroco del paese, il quale, ascoltata la confessione, escogitò uno stratagemma: fece attraversare il Ponte ad un cane, il Diavolo lo prese e si buttò nelle acque del fiume.

Non c’è che dire, a livello di architettura è proprio spettacolare, sarei rimasta altro tempo ad ammirarlo e a pormi domande….ma la mia filosofia come sapete è quella di non perdere tempo e sfruttare ogni singolo minuto della giornata; quindi dopo  aver ammirato quest’opera (motivo principale della scelta relativa alla destinazione) io e i miei compagni partiamo in direzione di Lucca e visitiamo la città che ha un centro storico veramente bello, tutto da visitare quindi non mi soffermo a darvi consigli, anzi l’unico che vi do è questo: se siete appassionati di fumetti organizzate la visita nel periodo in cui si tiene il Lucca Comics&Games, ovvero il festival internazionale del fumetto riconosciuto a livello nazionale che coinvolge tutta la città ( fine ottobre, inizio novembre).

Di nuovo in macchina ci dirigiamo verso San Gimignano, questo borgo è davvero una chicca e noi oltre a visitarlo di giorno 

l’abbiamo fatto anche di notte dopo un’ottima cena e abbiamo infine pernottato in una bellissima dimora antica.

Il giorno seguente l’abbiamo dedicato alla visita di Volterra, altro borgo davvero magnifico e anche un pò misterioso ( se anche voi siete appassionati della saga di Twilight), tutto da scoprire.

Come sempre i weekend finiscono in un baleno ed è già ora di tornare a casa, ma come sempre con qualcosa in più! 🙂
Al prossimo viaggio, 
Viaggiatrice seriale.
PS: abbiamo avuto una compagna di viaggio speciale ed inseparabile: LA CUCINA TOSCANA!!!Che meraviglia!!!