Italia, Puglia

Lu sole, lu mare, lu ientu…. un pizzico di Salento

Meraviglia alla stato puro!
Voglio iniziare con questa parola il mio nuovo post, perché sinceramente non c’è altro da dire e soprattutto perché dovete saperlo fin dall’inizio.
Il Salento è una terra magnifica, ospitale e veramente ricca di bellezze.
Abbiamo avuto solamente un weekend a disposizione, ma abbiamo cercato di sfruttarlo al meglio.
Dopo essere atterrati su Brindisi un giovedì sera, abbiamo recuperato la macchina  a noleggio che avevamo già fermato da tempo online e ci siamo diretti sulla costa Ionica, precisamente a Torre Lapillo.

Essendo notte non abbiamo assolutamente focalizzato quello che ci stava attorno, solo strade deserte e buie.
Al mattino con le prime luci sono venute allo scoperto tutte le bellezze.
Abbiamo iniziato la giornata con un’abbondante colazione al B&B a Casa di Margherita, dove abbiamo trascorso due notti e con la pancia piena ci siamo diretti subito al mare.
La prima tappa della giornata è stata la spiaggia di Punta Prosciutto sempre sul litorale ionico, dove pur essendo settembre inoltrato abbiamo trovato dei colori bellissimi e siamo riusciti tranquillamente a far il bagno.
Dopo una pausa pranzo in un lido lì vicino,veramente carino, il cielo si è riempito di nubi e senza sole era freschino rimanere in spiaggia, così abbiamo preso la palla al balzo e ci siamo diretti a Gallipoli.
Una vera chicca, carinissima e tanto affollata perché quella sera si teneva la festa dei Santi Medici, con le viuzze tutte addobbate e la banda del paese pronta a suonare.
Abbiamo gustato un ottimo aperitivo in un locale sul mare dal quale abbiamo ammirato il sole calare sull’acqua coperto dalle nubi.

Il giorno successivo per fortuna il tempo si è rimesso,così abbiamo potuto ammirare al meglio la bellezza della baia di Torre Lapillo.
Acqua cristallina, spiaggia semi-deserta e sole: gli ingredienti per trascorrere una meravigliosa mezza giornata di fine settembre…da non crederci.
Verso l’ora di pranzo ci siamo diretti a Lecce dove abbiamo pranzato con la tipica puccia.
Lecce è veramente la culla del barocco, girando per le stradine della città si possono ammirare un’infinità di edifici uno più bello dell’altro, per non parlare poi delle chiese.
A mio avviso meritano una nota particolare la piazza del Duomo,davvero suggestiva e l’anfiteatro romano in piazza Sant’Oronzo.

Dopo aver fatto una bella scorpacciata di barocco abbiamo percorso qualche altro km e siamo arrivati ad Otranto, non prima però di aver fatto una tappa alla cava di bauxite, proprio appena fuori la città.
Davanti ai vostri occhi si aprirà uno scenario quasi marziale:terra rossa e acqua verde acceso, una meraviglia della natura.

Per Otranto non posso che spendere parole positive, il suo lungomare completamente bianco ha catturato la mia attenzione, anche se il punto forte della città è l’enorme mosaico custodito all’interno della Cattedrale.
Km dopo km abbiamo raggiunto la costa adriatica, proprio perché la sera abbiamo pernottato a Torre dell’Orso,dove abbiamo anche gustato un’ottima cena a base di pesce.
La domenica è iniziata con un bel sole, così abbiamo trascorso la mattinata fra la la spiaggia di Baia dei Turchi e la baia di Torre dell’Orso.
Dopo un “bagno di sole” abbiamo preso l’auto e ci siamo diretti ai faraglioni di S. Andrea,

un vero capolavoro della natura, ma le meraviglie non sono finite lì, infatti poco dopo abbiamo raggiunto la Grotta della Poesia e devo dire che è stato amore a prima vista.

Con queste bellezze ancora negli occhi e soprattutto nel cuore ci siamo rimessi in marcia verso Brindisi, da dove poi nel tardo pomeriggio siamo ripartiti verso casa.
Il Salento è tutto questo ma anche moltissimo altro, questo è un piccolo itinerario che potreste fare in meno di tre giorni.
Viva il sole, il mare ed il vento……Salento nel cuore.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

voli

Viaggiare in bassa stagione

Sono sempre stata una sostenitrice dei viaggi in bassa stagione, ma più passa il tempo e più mi accorgo di esserne una fan sfegatata!
Lo so, non tutti si possono concedere il lusso di decidere quando partire e questo mi dispiace, ma conosco anche tantissima gente che non parte al di fuori del periodo “giusto” ed è un grosso anzi grossissimo sbaglio.
In primis logicamente ne trarrebbe beneficio il lato economico, con quello che spendereste per una settimana di vacanza a ferragosto potreste benissimo farvi una bella settimana al caldo in pieno inverno e vi assicuro che l’apprezzereste molto di più di quella estiva.
Questo è il vantaggio maggiore e logicamente il più conosciuto.
Un altro aspetto davvero importante secondo me è quello di poter apprezzare luoghi d’arte, spiagge, musei o qualsiasi altra attrazione nella più totale calma, senza affannarsi, senza sgomitare e senza dare un’occhiata sommaria perché dietro di noi c’è la fila, ma soffermandosi tutto il tempo che si vuole e gustandosi appieno le bellezze che si hanno di fronte.

Sono appena tornata da un fine settimana in Salento durante il quale ho potuto apprezzarne tutte le molteplici bellezze, a differenza della prima volta che ci ero stata nel mese di agosto, dove non c’era nemmeno lo spazio per aprire l’ombrellone e non sto esagerando.
Poter fare il bagno in quelle acque cristalline senza la confusione non ha prezzo.
Facendo slittare di qualche settimana la partenza, non potrete che avere vantaggi.
Purtroppo poi non siamo abituati alla mini-vacanza; molti iniziano a “preoccuparsi” al solo pensiero di partire: devo fare quello,questo,preparare la valigia, andare dal parrucchiere…ecc e invece ci sarebbero tantissime soluzioni per sfruttare al massimo il weekend e non solo in macchina, ma addirittura in aereo.
Partendo il venerdì e tornando la domenica si riuscirebbero a fare tantissime vacanzine e sia la nostra mente che il nostro umore ringrazierebbero.
Prendete un borsone e partire, non servono tante cose!
W le vacanze in bassa stagione!!!
Alla prossima partenza,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Umbria

Una perla umbra: Todi

Dovevo raggiungere Roma in macchina.
Tutto è nato così.
Partendo da Pesaro il viaggio per la capitale è un pò lunghino, quindi diciamo che una tappa è d’obbligo.
Volendo sempre ottimizzare il tempo, ho deciso di non fermarmi a casaccio, ma di approfittare della sosta per poter ammirare qualcosa che non avevo ancora visto.
E così è stato.
Sosta a Todi.

Todi in lontananza

Considerate che avevo poco tempo a disposizione, quindi ho veramente fatto una panoramica veloce sulle sue bellezze.
Dovete sapere che Todi sorge su una collina e domina tutta la valle del Tevere ed il centro storico si trova logicamente in alto; per evitare una bella camminata in salita vi consiglio di parcheggiare l’auto in uno dei tanti parcheggi sottostanti e di salire con la funicolare.

Binario della funicolare

La prima cosa che vedrete una volta scesi sarà la bellissima veduta panoramica su tutta la valle vicina, dopo aver scattato qualche foto basta qualche minuto di camminata e vi ritroverete nel cuore pulsante di Todi.

Piazza del Popolo

Il centro è piccolo ma è davvero meraviglioso;degna di nota è senza dubbio Piazza del Popolo, cuore pulsante della cittadina su cui si affacciano i principali edifici del centro storico, come il Palazzo dei Priori ed il Palazzo del Comune.
La vostra attenzione sarà però attratta dal Duomo che vanta un’imponente scalinata d’accesso e dalla sua facciata romanica.

Facciata del Duomo

Vi consiglio di salire le scale perchè proprio da lì riuscirete a scattare meravigliose fotografie sull’intera piazza.
Il personaggio più illustre di Todi è stato Jacopone da Todi appunto e la sua tomba riposa poco distante dal Duomo, nella chiesa di San Fortunato.
Fate un giretto senza una meta precisa per i vicoli della città e con alte probabilità vi imbatterete in veri e propri tesori medievali; arrivate fino a Piazza Garibaldi e fate un saluto alla statua dell’eroe dei due mondi e allo stesso tempo concedete ai vostri occhi una vista bellissima sulle campagne sottostanti.

Statua di Garibaldi

Questo è indicativamente quello che ho fatto io prima di recarmi in un ottimo ristorantino e deliziarmi con le bontà culinarie di Todi.

Prelibatezze culinarie

Non potete però ripartire prima di aver visto il Tempio della Consolazione, appena fuori dal centro.

Tempio della Consolazione

Lo so, è proprio  una toccata e fuga, ma sempre meglio di niente.
Ah non ve l’ho detto, ma stiamo parlando di quella che è considerata la città più vivibile al mondo.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia

Giornate Europee del Patrimonio 2015

Ma quanto è importante la cultura?!
Oggi 19 settembre e domani 20 settembre 2015 si celebrano le Giornate Europee del Patrimonio 2015: ci saranno aperture straordinarie di musei, siti archeologici e gallerie d’arte e la cosa davvero interessante è che l’ingresso sarà gratuito o avrà un prezzo simbolico di 1€.

Sabato le aperture straordinarie saranno anche dalle 20:00 alle 24:00.
E’ l’occasione giusta per ammirare una piccola parte del nostro immenso patrimonio che magari ancora non avete visto.
Consultate l’elenco delle varie attività culturali.
Alla prossima,
Viaggiatrice seriale.

Italia

L’Eremo di Camaldoli

Non so voi, ma io sono affascinata dai luoghi religiosi e trascorro volentieri del tempo ad ascoltare storie che li riguardano.
Una domenica di settembre sono andata alla scoperta dei luoghi “vicino casa” e dopo aver fatto una sosta a Sarsina e una a Bagno di Romagna mi sono diretta all’Eremo di Camaldoli.
Si tratta di un eremo veramente bello, che sovrasta il paese di Camaldoli in provincia di Arezzo, una comunità di monaci benedettini.

Eremo dall’esterno

Fu fondato da Romualdo tra il 1023 ed il 1027 dopo aver scelto con cura la zona in cui edificare il tutto.
Fece costruire inizialmente cinque celle rigorosamente rivolte verso il sole, da destinare a cinque fratelli e trovò poi un altro luogo più in basso e vi costruì una casa per un monaco dove ricevere gli ospiti.
La disposizione dei due edifici faceva si che l’Eremo sovrastante restasse sempre nascosto e lontano dai rumori del mondo creando però un legame profondo fra la tradizione della solitudine e del silenzio e quella della vita comune,collegata all’ospitalità.
Un eremo accompagnato da un Monastero.
Negli anni logicamente la struttura cambiò forma e si ampliò,fino a diventare come la vediamo oggi.
Se vi recate a Camaldoli potrete entrare nell’Eremo secondo gli orari di visita e accompagnati da una guida.

Esterno della chiesa

L’ingresso è a offerta e durante la visita entrerete nel cortile interno alla fine del quale potrete ammirare la chiesa in stile barocco – nettamente differente da quella originale- risultato della restaurazione avvenuta fra il 1600-1700 secondo il gusto personale del monaco a capo della comunità di quel momento.

Interno della chiesa

Sul lato sinistro della chiesa invece, separata da un cancello si trova una zona più interna riservata esclusivamente ai monaci che vivono in piccole celle separate.
I monaci che vivono attualmente all’eremo sono 8.

Celle dei monaci

Usciti dalla chiesa la visita continua nella cella di san Romualdo, dove il santo viveva gran parte della giornata, nell’impegno di studio, di lavoro e di preghiera; tutte le altre celle sono costruite sulla base di questa.

Cella visitabile di san Romualdo

Ogni monaco in passato aveva il suo pezzetto di terra da coltivare, dal quale ricavare il cibo necessario per vivere, ma la guida ci spiegava che questo nella maggior parte delle volte non era sufficiente e perciò vivevano grazie agli aiuti provenienti dall’esterno.
L’eremo si trova a diversi metri sul livello del mare, ve ne accorgerete strada facendo, per questo per gran parte dell’inverno è completamente innevato.
La struttura comprende anche la Foresteria, luogo in cui accogliere ospiti e pellegrini.
Pur chiamandosi eremo, oggigiorno le regole che seguono i monaci sono differenti,non vivono più in totale isolamento; infatti è anche possibile per i pellegrini e i visitatori fermarsi per le lodi.
L’ambiente che circonda l’eremo è davvero suggestivo, considerate di essere all’interno della Riserva di Camaldoli dove oltre ad una variegata flora, sono presenti anche daini,cervi,caprioli e cinghiali;vi consiglio di fare una bella passeggiata nel bosco.
Se capitate da queste parte fateci un salto.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: anche il Monastero di Fonte Avellana ospita monaci dell’ordine dei camaldolesi.

Emilia romagna, Italia, Toscana

Una domenica alla scoperta dell’appennino tosco-romagnolo

Una domenica di inizio settembre,una macchina,voglia di partire e in men che non si dica si sono macinati 377 km totali.
Sono partita da Pesaro verso il punto d’incontro di quattro regioni: Marche, Umbria,Toscana ed Emilia Romagna.
E’ stata una giornata particolare, con dei compagni insoliti per un viaggetto: i miei genitori.
Del tempo da trascorrere insieme, ecco come definirei la giornata.
Avevo in mente una destinazione, ma strada facendo abbiamo fatto delle soste solamente guidati dal sesto senso.
Direzione Cesena, con una prima tappa a Sarsina, la città del famoso commediografo latino Tito Maccio Plauto.

La cittadina ha origini veramente antiche, fu fondata da popolazioni umbre fra il Vi ed il IV secolo a.C. e ancora oggi si possono ammirare resti del passato nel Museo Archeologico, anche se il punto d’interesse maggiore è senza dubbio la Basilica Concattedrale di San Vicinio.
Da un inizio di giornata con impronta storica, abbiamo completamente cambiato tema e dopo un pranzo al sacco a Bagno di Romagna ci siamo avventurati nel Sentiero degli Gnomi della cittadina.
Si tratta di un percorso gratuito che parte dai giardini pubblici e si immerge nella foresta e permette di ammirare le case dei piccoli abitanti guidati dalla  storia del villaggio.

Natura  e magia si fondono in un connubio perfetto, adatto non solo ai più piccini, ma davvero piacevole ad ogni età.
Oltre agli gnomi, Bagno di Romagna merita una visita; rinomata soprattutto per le acque termali, riserva piacevoli scorci e una bella basilica.
Abbandonato il lato magico, abbiamo ripreso l’auto per raggiungere l’Eremo di Camaldoli e così immergerci in un aspetto religioso.
Il monastero,fondato da San Romualdo nell’anno 1012 è tuttora abitato da monaci e vanta una bellissima chiesa in stile barocco.

Non ancora sazi di conoscenza, ci siamo diretti a La Verna, ma abbiamo potuto ammirare il complesso solamente dall’esterno in quanto era terminato l’orario di visita; così abbiamo già in mente la meta per una prossima gita fuori porta.
L’itinerario si è svolto tutto all’interno dell’appennino tosco-romagnolo che io non conoscevo assolutamente:un vero spettacolo della natura.
Le nostre sono solamente alcune delle tappe possibili durante un giro alla scoperta della zona, ma vi assicuro che è stato davvero difficile sceglierle in quanto il luogo offre tantissimi spunti.
So già che la prossima volta dovrò tornare per vedere il Monte Fumaiolo e la cascata di Alfero o la diga di Ridracoli…. c’è l’imbarazzo della scelta!
Davvero una bella domenica.
Alla prossima avventura,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Il Festival delle mongolfiere a Ferrara

Per gli amanti del volo e soprattutto per i romantici ed i sognatori c’è un appuntamento da non perdere assolutamente: Il Balloons Festival, il più importante festival delle mongolfiere in Italia.
Si terrà nella città di Ferrara dal giorno 11 al 20 settembre 2015.
Vedere da terra questi meravigliosi palloni che volano è già una cosa sorprendente, ma fare un vero e proprio volo è qualcosa di unico, ve lo dico in prima persona.
Ebbene si, tra le varie cose, una volta ho avuto il privilegio di volare in mongolfiera: un’esperienza unica.
Ma torniamo al presente, se volete vedere le mongolfiere in volo il momento ottimale è all’alba e al tramonto, quando le condizioni metereologiche sono ottimali e in grado di garantire un volo sicuro.
Lo spettacolo inizia già dalla fase di gonfiaggio,quando vedrete prendere letteralmente forma le protagoniste della festa.

Il festival offre anche altre attrazioni, punti di ristoro,spettacoli,laboratori e i suggestivi voli notturni.
In passato questi giganti dell’aria venivano utilizzati come mezzo di trasporto, per poi trasformarsi in veicolo sportivo e di turismo.
A Ferrara potrete ammirare inoltre non solo le mongolfiere tradizionali, ma palloni con forme davvero speciali.
L’evento dura diversi giorni,trovatene uno libero per andarci perchè si tratta di una manifestazione davvero interessante e soprattutto emozionante.
Se poi volete, potete anche volare:al mattino alle 07:00 ed al pomeriggio alle 17:00.
Per tutte le info ed i costi consultate il sito.
E poi come non fare un giro nel bellissimo centro storico di Ferrara a pochi passi di distanza?!
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

La Città dei Dinosauri all’aeroporto di Fano

Aerei,scali,treni,coincidenze diciamo che la mia attenzione è focalizzata totalmente su una parola: partire.
Ma fermandomi un attimo a pensare, ho realizzato che parlo molto di rado delle attività per bambini,allora mi sono messa alla ricerca di qualcosa di particolare per farmi perdonare!
A Fano, in provincia di Pesaro-Urbino, da venerdì 11 a domenica 13 settembre prenderà vita la Città dei Dinosauri.



All’aeroporto di Fano si svolgerà un evento diverso dagli altri, durante il quale i bambini potranno divertirsi e imparare alcune nozioni prima dell’inizio della scuola insieme alle proprie famiglie.
Una delle proposte dell’evento sarà il percorso dei “Riciclosauri” ovvero 10 riproduzioni a grandezza naturale di dinosauri, fra cui un T-rex di carta e un velociraptor di legno.
La festa prevede tantissime altre attrazioni, segnatevela in agenda e passate una bellissima giornata alternativa insieme ai vostri bimbi!
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Festa dell’Aquilone ad Urbino

Bambini reali e bambini cresciutelli, amate o avete amato giocare con l’aquilone?
Se veder volare quel piccolo oggetto vi provoca emozioni, non potete perdervi la Festa dell’Aquilone di Urbino che si terrà sabato 5 e domenica 6 settembre 2015.
E’ una gara tra aquiloni che si disputa fin dal 1955, che si è spostata da un pò di anni sulle colline delle Cesane.
E’ una vera tradizione quella di costruire aquiloni ad Urbino, spesso alla maniera classica:carta oleata, canne di fosso, colla di farina e tanta fantasia.
Anche il poeta Pascoli ne rimase completamente affascinato durante la sua permanenza come scolaro nella città, tanto da scrivere poi la poesia “L’Aquilone”.

La festa si sviluppa in due giorni, il primo si assiste alla sfilata e alla presentazione delle contrade partecipanti nel centro storico, il secondo è dedicato alla gara.
La premiazione finale invece si terrà sempre nel centro storico di Urbino, sotto i Torricini di Palazzo Ducale.
Se non avete impegni per questo fine settimana, se vi trovate in zona o se il tempo non è abbastanza bello per godersi le ultime giornate di mare non perdetevi questa bella festa.
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.

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I capricci di Merion

Si sta avvicinando il compleanno del mio ragazzo e come ogni anno cerco di trovare qualcosa di alternativo per festeggiarlo.
Inevitabilmente la mia mente è tornata ai festeggiamenti del mio compleanno e ho ricordato con piacere la storia legata al luogo in cui siamo stati.
Abbiamo trascorso un weekend sul Lago Trasimeno e una sera abbiamo cenato (in modo davvero sublime) e pernottato all’Antica Residenza I Capricci di Merion.

E’ un nome misterioso che evoca tempi lontani e porta la memoria ad immaginare storie d’amore consumate tra le mura di questa antica residenza.
La storia racconta che il nome della splendida villa del tardo ‘800 sia dedicato a Lady Merion ed a un suo capriccio:la nobildonna,dubitando del Barone di Rondò, suo amante, come prova d’amore si fece costruire questa dimora dove immergersi nella sua tanto amata arte e dove suonare in assoluta tranquillità la sua arpa.

Detto ciò vi consiglio vivamente di trascorrere almeno una notte in questo luogo incantato dove -come recita il motto- troverete magiche atmosfere, ambienti curati, piatti speciali e tante attenzioni….