Europa

Budapest in due giorni: cosa visitare nella perla del Danubio

Era una meta che avevo in testa già da un po’ di tempo, ma che per un motivo o per un altro non riuscivo mai a visitare, poi parlando una sera a cena con una mia amica mi sono sentita dire:”anche io vorrei tanto andarci” e così, dopo aver ricostituito il gruppo del viaggio in Costa Azzurra, abbiamo prenotato il volo per….. Budapest!!!!
Pensate, avevamo così voglia di andarci, che, anche se eravamo solo in 4 persone,siamo partite da tre nazioni differenti, tutte alla conquista della capitale ungherese.
Nell’animo mi sento ancora giovanissima e anche fisicamente non mi posso lamentare e così per riuscire a prendere il volo migliore ho passato la notte in aeroporto……così da essere operativa alle 10:30 del mattino!
Dopo aver lasciato i bagagli in hotel e aver avuto un  breve spiegazione della città da parte della ragazza alla receptionist con cartina annessa, siamo partite alla conquista della città.
Budapest è chiamata anche la Perla del Danubio  e non è altro che l’unione delle città di Buda ed Obuda situate sulla sponda occidentale con la città di Pest situata sulla sponda orientale.
Proprio per questo motivo la capitale ungherese possiede numerosi ponti, uno più bello dell’altro dal mio punto di vista.
Il più famoso senza dubbio è il Ponte delle Catene ed è anche il più vecchio, ha una parte riservata alle auto e su entrambi i lati invece si snoda la parte pedonale; all’entrata, in entrambi i lati è decorato con statue di leoni alle quali sono legate delle leggende in quanto sembra che non abbiano la lingua.

Considerato molto importante proprio per la sua funzione di collegamento fra le due città, durante la seconda guerra mondiale venne fatto saltare dai tedeschi, per essere poi ricostruito pochi anni dopo.
Logicamente è stato la nostra prima meta, con una bella passeggiata dall’hotel l’abbiamo percorso e siamo arrivate sulla sponda opposta e abbiamo ammirato il castello in tutta la sua imponenza.
L’itinerario della prima giornata è poi proseguito con una passeggiata verso Piazza della Trinità che ospita al centro la colonna della trinità come dono per ringraziare la fine della pestilenza – strada facendo siamo anche passate davanti alla storica pasticceria Ruszurm frequentata in passato da Sissi- per poi raggiungere ed ammirare la chiesa di San Mattia.
La mia attenzione ed il mio cuore però sono stati catturati dal Bastione dei Pescatori, proprio di fianco alla chiesa; esso prende il nome dalla corporazione dei pescatori che era stata incaricata di difendere questo tratto di mura della città durante il Medioevo ed è composto da diverse torri e da una terrazza panoramica dalla quale si gode di una vista meravigliosa. Le sette torri rappresentano le sette tribù magiare.

Vi consiglio di fare il giro con calma perché è una costruzione che merita tanto.
Continuando la passeggiata siamo scese dalla collina e abbiamo continuato la nostra camminata sulla sponda del Danubio e ci siamo poi fermate in un localino per un pranzo veloce.
Dopo esserci rifocillate e riposate, ci siamo dedicate ad un’attività molto in voga a Budapest……. le terme!
Budapest possiede più di cento fonti termali naturali le cui acque hanno anche proprietà curative, conosciute già dai tempi dei romani e dei turchi; in ogni epoca vennero utilizzate e vennero inoltre costruite strutture termali e differenti bagni…….arrivati fino ai tempi nostri.
I complessi più conosciuti oggi sono quello di Szechenyi situato all’interno di un edificio in stile neo-barocco e considerato un complesso termale fra i più grandi d’Europa e quello di Gellert, ospitato in un edificio in stile liberty.

Io ho avuto il piacere di rilassarmi in quest’ultimo e vi assicuro che l’atmosfera che si respira già dal momento in cui vi s mette piede vale l’intera visita: vi sembrerà di tornare indietro negli anni, enormi spazi decorati con statue anticiperanno la vostra entrata agli spogliatoi e poi alle piscine. Troverete un’immensa vasca con acqua freschina e poi una vasca grande circa la metà della precedente dove invece l’acqua raggiunge la temperatura di 36°.
Una volta entrati non vorreste più uscire.
Logicamente non potete aspettarvi di trovare un centro benessere all’avanguardia, di ultimo grido, anzi dovrete apprezzare proprio il fatto di trovarvi all’interno di un edificio storico.
Ma l’esterno non è da meno, anche qui troverete un’immensa piscina con acqua a temperatura ambiente ed una più piccola con l’acqua che raggiunge sempre i 36° C; qui a fianco poi per i più temerari si trova anche una sauna.
Non voglio dilungarmi troppo, ma dovete assolutamente testare uno stabilimento termale….è una delle attrazioni di Budapest.
Belle rilassate abbiamo lasciato l’edifico, ma una volta fuori era scesa la notte e ci è quasi sembrato di essere state catapultate in un’altra città: Budapest in notturna è uno spettacolo meraviglioso, pura magia.
Tutti i maggiori monumenti e i bellissimi ponti sono illuminati, così noi ci siamo incamminate percorrendo questa volta il Liberty Bridge , un ponte in ferro dal colore verde in stile Art Nouveau che non ha niente da invidiare agli altri pur non essendo così famoso ….il mio preferito!!!

Non sapendolo in precedenza, ma accorgendoci solo al nostro arrivo, abbiamo constatato che durante il nostro soggiorno si svolgeva il Festival di Primavera, così la sera ci siamo recate in piazza dove erano presenti diverse casette in legno con differenti stand gastronomici e abbiamo cenato lì gustando piatti tipici ungheresi come il gulasch o il langos.
Il nostro secondo giorno in terra ungherese è iniziato con una buona colazione in hotel per poi proseguire alla scoperta di Pest questa volta.
Visita alla maestosa ed imponente cattedrale di Budapest, per poi proseguire verso l’Opera ed arrivare al Museo Casa del Terrore.
Servirebbe un’attenta e delicata spiegazione per parlarvi di questo luogo ma mi limito a dirvi che è stato il quartier generale della polizia politica sia nazista che comunista; testimonia i tragici effetti dei regimi che oppressero l’Ungheria attraverso musiche, luci e testimonianze dei superstiti.
Vi consiglio di visitarlo, racchiude tutta la storia dell’Ungheria.
Per stemperare la tensione, una volta uscite abbiamo percorso un viale alberato costeggiato da meravigliose villette antiche per poi raggiungere la piazza degli Eroi con il suo imponente obelisco.
Si tratta di una delle più belle ed importanti piazze ungheresi, al centro della quale si può ammirare il monumento del Millenario con le statue dei capi delle sette tribù magiare che fondarono l’Ungheria e altre statue rappresentanti personaggi storici (in questa piazza Michael Jackson girò un video per una sua canzone).
In un lato della piazza sorge il museo di belle arti e poco dietro si estende un grande parco cittadino, il parco Varosliget che ospita vari edifici di diversa provenienza storica e la famosa statua Anonymous.
Se avete tempo a disposizione rilassatevi in questa oasi verde nel centro della città….noi purtroppo ne avevamo poco! 🙁
Proprio perchè non potevamo perdere nemmeno un minuto, avevamo fatto la Budapest Sightseeing HOP-ON HOP-OF e in una decina di minuti, a bordo di un bus abbiamo raggiunto il molo da dove prendere il battello per fare il giro sul Danubio e raggiungere l’Isola Margherita.
Quest’ultima è un’isola situata al centro del fiume ed è raggiungibile anche percorrendo un ponte ed è la meta preferita degli ungheresi per praticare sport: è composta principalmente da un parco perfetto per praticare jogging o giri in bicicletta o semplicemente per riposarsi un pò, il suo nome deriva da Santa  Margherita d’Ungheria, figlia di Bela IV che visse in un convento sull’isola fino alla sua morte.
Il giro in battello è veramente suggestivo e secondo me raggiunge il suo apice nel momento in cui passa di fronte al parlamento e offre ai passeggeri la possibilità di ammirare l’edificio in tutto il suo splendore: quello di Budapest è infatti il parlamento più grande d’Europa.

Rimessi i piedi a terra abbiamo trascorso l’ultima ora prima di cena facendo un giretto in centro e gustando un dolce tipico: il kurtoskalacs.
Dopo aver gustato dell’ottimo gulasch abbiamo deciso di ritornare dalla parte di Buda per ammirare il parlamento tutto illuminato nella sua totale imponenza e bellezza.
Sarò ripetitiva ma il fascino che questa città sprigiona di notte è unico nel suo genere.
Purtroppo i nostri due giorni a disposizione sono volati, infatti il mattino siamo ripartite subito dopo colazione, ma non posso dimenticarmi di dirvi che Budapest vanta la sinagoga più grande d’Europa e terza nel mondo ed un mercato al coperto veramente interessante.
Le attrazioni sono veramente tante….ci ritornerò e vedrò di recuperare! 🙂
Il costo della vita è basso, forse è proprio per questo che è una meta molto gettonata negli ultimi anni.
Un saluto alla perla del Danubio.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: se potete, fate una passeggiata sulla riva di Pest , dal ponte delle Catene in direzione del Parlamento e vedrete 60 paia di scarpe in bronzo, un memoriale dedicato a quegli ungheresi uccisi, solo perché ebrei. Un monumento che tocca veramente il cuore, mai dimenticare.

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Sono stata nominata per il Liebster award 4.0

Ciaoooooo amici viaggiatori!!!!
Oggi sono super contenta ed il motivo è molto semplice: sono stata nominata per il Liebster award 4.0!!!!
Si tratta di un premo che viene assegnato ai blog ancora poco conosciuti, proprio con l’intento di aumentare la loro popolarità….. e io ho veramente bisogno di tutto ciò!!!!
Il meccanismo è semplice, sono gli stessi blogger a proporre dei nuovi blog, in base ai propri gusti!
In primis ringrazio tantissimo Michela di The Chic Travelogue per avermi nominata….date un’occhiata al suo blog!

Ecco a voi le regole da seguire: 
-Ringraziare il blog che ti ha nominato
-Rispondere a 10 domande
-Scegliere 10 blog da nominare
-Porre 10 domande
-Comunicare la nomina ai 10 blog scelti
Ecco le domande che mi ha posto Michela:
1) Da quanto tempo hai aperto il blog e perchè?
Il mio blog non ha ancora compiuto i due anni di vita e ho deciso di aprirlo perchè per me viaggiare è indispensabile ed ho imparato col tempo a farlo in maniera autonoma, organizzando sempre (o quasi) i miei viaggi da sola. Credo che le esperienze vissute siano molto più utili delle solite guide, quindi volevo dare il mio contributo a chi dopo di me avrebbe percorso la mia stessa strada!
2)Descrivi il tuo blog
Il mio blog è un mix fra un taccuino tascabile in cui annotare pensieri volanti, un diario di viaggio, una guida fai da te, un motore di ricerca per voli in offerta….e tanta passione, perchè per me viaggiare è vivere!!!
3)Da dove vieni, e perchè visitare la tua città.
Io vivo a Pesaro, una provincia nella Marche. Perchè visitarla?!?Semplicemente perchè non manca niente: è una città di mare (io non potrei mai vivere senza), ma nel giro di pochi chilometri si arriva in montagna, non è una metropoli e ci si muove benissimo, ma allo stesso tempo non è nemmeno un paesino. E’ la città natale del famosissimo compositore Gioacchino Rossini e una volta qui dovete visitare il bellissimo teatro della città a lui dedicato e la sua casa natale…..e assaggiare soprattutto la pizza Rossini:una vera prelibatezza.Una volta visitata la città, dovete prenderla come punto di partenza per numerose gite in zona: al castello di Gradara, a Fiorenzuola di Focara, ad Urbino e al Furlo. Ci sarebbero tantissimi altri motivi,ma non vorrei risultare pesante!Venite a scoprirlo con i vostri occhi! 🙂
4)Un libro o un film che ti rappresenta?
Questa domanda mi risulta un pò difficile, sicuramente un film d’avventura….quindi per puntare in alto diciamo Indiana Jones!
5)Che tipo di blog suscita il tuo interesse?
Sicuramente un blog chiaro,intuitivo e senza troppi giri di parole!Dove leggendo un articolo riesco quasi ad immedesimarmi nel viaggiatore, un blog con dei consigli pratici e delle proposte inedite: un blog che mi dia qualcosa in più rispetto ad una guida turistica.
6)Se tornassi indietro nel tempo in quale periodo storico vorresti vivere e perchè?
Questa domanda mi piace molto, me la sono posta diverse volte e con il passare degli anni sono cambiate anche le risposte. In questo momento direi nell’antico Egitto, perchè sono sempre stata affascinata dalle piramidi, dal Nilo e da tutto quel mondo…anche se ancora non ho avuto la fortuna di ammirarlo con i miei occhi.
7)Qual’è il viaggio più bello che hai mai fatto?
Sicuramente il safari in Tanzania, concludendo il viaggio con tre giorni di relax a Zanzibar. Per il momento è il mio viaggio preferito, tanto che ancora non sono riuscita a raccontarlo nel mio blog per paura di non essere in grado di trasformare le mie sensazioni e la bellezza disarmante del luogo in parole.
8)Il piatto che consigli di provare assolutamente
La pizza Rossini: davanti all’elenco degli ingredienti tutti fanno la faccia storta, poi una volta assaggiata non se la dimenticano più! 🙂
9)3 oggetti che porteresti con te su un’isola deserta
Posso rivisitare leggermente la domanda?! 🙂 Io con macchina fotografica, passaporto e carta di credito sono pronta a partire in qualsiasi momento e per qualsiasi destinazione!!!
10)Perchè le persone dovrebbero leggere il tuo blog e seguirti?
Perchè spero di trasmettere qualcosa in più rispetto ad una guida, perchè le esperienze vissute sono sempre più utili, per scoprire luoghi non comuni e poco inflazionati ……e per viaggiare anche solo con la fantasia!
Ed ecco i 10 blogger che leggo e ai quali giro l’invito (anche se sono talmente conosciuti che non hanno bisogno di questo):
Le mie 10 domande sono:
1) Perchè hai aperto un blog?
2)Un viaggio che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita
3)Che tipo di viaggiatore sei?
4)Se dovessi trasferirti, dove andresti a vivere?
5)Non parti mai senza….
6)3 cose che odi di te…
7)3 cose che ami di te…
8) Descrivi il tuo blog
9) In un blog è più importante la quantità o la qualità degli articoli?
10)Quale consiglio daresti ai nuovi blogger?
Spero vi possa far piacere l’invito…..io in ogni caso continuerò a seguirvi!! 🙂
Elisa (Viaggiatrice seriale)
Feste e Sagre in Italia

Festival dell’Oriente a Roma

Come vorrei essere in Giappone in questo momento per ammirare la meravigliosa fioritura dei ciliegi…. e invece sono a casina.
In merito a questo, volevo informarvi che a Roma, nei giorni 24-25-26-30 aprile e 1-2 maggio si terrà l’undicesima edizione del Festival dell’Oriente.
Se anche voi come me non avete la fortuna di trovarvi nel lato est del mondo, non perdete questa manifestazione.
E’ un appuntamento per riscoprire l’antico ed il moderno oriente, con mostre fotografiche, gastronomia tipica, bazar, cerimonie tradizionali, spettacoli folkloristici, arti marziali, concerti e medicine naturali.

Sarà infatti possibile sperimentare gratuitamente decine di terapie tradizionali, lo yoga, i fiori di bach, la meditazione e tanto altro ancora.
Se avete voglia di “teletrasportarvi” in Giappone, Cina, Malesia, Thailandia… basta che vi rechiate a Roma.
Per tutti i dettagli della manifestazione consultate il sito.
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.

Asia, Mondo

Fare il bagno con le mante alle Maldive

Pur non sapendo nuotare (bene), non  mi tiro indietro di fronte ad un bagno con qualche animale diverso da quelli che incontro di solito.
Dopo avervi raccontato la mia esperienza con gli squali , con le tartarughe e la camminata subacquea, è arrivato il momento di parlarvi dell’escursione che mi ha permesso di fare il bagno con le mante!
Mi trovavo nel paradisiaco mondo delle Maldive e quando mi è stata proposta questa escursione non ci ho pensato un attimo, perché il mondo sommerso di queste isole è unico al mondo e di conseguenza anche questa esperienza lo sarebbe stata.
La “gita” è iniziata a bordo di una piccola barchetta che ci ha condotto al largo rispetto alla nostra spiaggia di partenza, raggiunto il luogo per il possibile avvistamento, il pilota si è spostato ulteriormente fino ad avvistarne alcune da sopra la barca.
A quel punto si è fermato, ha gettato l’ancora e noi, dopo aver indossato lo stretto necessario come maschera e pinne ci siamo tuffati insieme ad un ragazzo della nostra guest house che fungeva principalmente da guida.
Non è così immediato l’avvistamento, così il pilota della barchetta appena ne intravvedeva una dall’esterno, ci indicava la direzione e noi cercavamo di nuotarle incontro….ad un certo punto ho sentito delle esclamazioni di gioia da parte degli altri, e logicamente io non ho visto nulla! 🙁
Poco dopo per fortuna ne ho vista una, ma molto molto lontana, così non mi sono realmente resa conto di ciò che avevo davanti.
Ed eccola lì per fortuna, poco dopo, una grossa manta era proprio di fronte a me, ho cercato di non lasciarmi impressionare, ma non è stato facile: sono animali mansueti, ma immaginatevi di avere di fronte a voi un paio di ali che arrivano circa a 3 metri di apertura!!!

Superata la meraviglia e lo stupore per il mio primo avvistamento, mi sono messa d’impegno inseme agli altri e per fortuna ne ho avvistate altre.
Girando la testa questa volta sono riuscita a vedere due macchie viola, mentre poco dopo ne ho ammirata un’altra in tutta la sua apertura alare.
Vi garantisco che è qualcosa di unico!Animali così grandi e così vicini!!!

Non a caso ho saputo che sono fra le creature preferite dai subacquei.
Le mante appartengono alla famiglia delle razze, ma sono decisamente più grandi.
Logicamente pur essendo concentrata sull’avvistamento di questi enormi esemplari, non mi sono dimenticata delle meraviglie che offrono i fondali, così nel frattempo ho avvistato diversi pesciolini colorati e ammirato bellissimi coralli.
Che dire??!!Proprio una bella esperienza….se avete modo, vi consiglio proprio di farla!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Il polmone verde di Urbino: le Cesane

Siete ad Urbino per ammirare il meraviglioso Palazzo Ducale ma vi soffermate ancora qualche giorno?!
Ho giusto giusto un itinerario che vi potrà piacere.
L’urbinate è ricca di meraviglie architettoniche e artistiche, ma se volete spezzare la vostra visita con una giornata immersi nella natura, dovete sapere che poco distante dalla città di Raffaello,circa a 10 km,  si trova “il polmone verde” della città: le Cesane.



Si tratta di un verdissimo parco naturale collocato fra i comuni di Urbino, Fossombrone e Isola del piano, attraversato da una strada asfaltata.
Il parco si estende per circa 1500 ettari e arriva ad un dislivello di quasi 800 m sul livello del mare.
Il bosco è formato da un’infinita varietà di alberi ed è popolato da diversi animali, come cinghiali, scoiattoli, caprioli e daini.
Al suo interno vi sono diversi sentieri segnalati per fare trekking e percorsi per le mountain bike, ma anche in moto o in macchina vale la pena percorrere la strada centrale: considerate di trovarvi all’interno di un bosco e già solo respirare quell’aria pulita che si trova lì vale il viaggio.

Strada che attraversa il parco

Per gli amanti della natura e delle camminate è proprio una tappa perfetta.
Arrivati sulla cima si gode di un panorama mozzafiato e lo sguardo arriva fino alla Gola del Furlo.
In un’area pianeggiante del parco, sorge “la Baita” , un tavola calda dove potrete fermarvi per una sosta e gustare un piada o un panino.

Prato e tavolini de “La Baita”

D’estate è letteralmente presa d’assalto, le persone si recano nel bosco per respirare aria buona e rinfrescarsi un po’; vedrete coperte, asciugamani e tavolini da pic-nic ovunque.
Diciamo che è un luogo che manifesta la propria bellezza in ogni stagione, in inverno si ricopre di un manto nevoso (e diciamo che è un po’ difficoltoso raggiungerlo), mentre in primavera, quando spuntano i primi fiori, è una vera bellezza per gli occhi.

Quindi se siete in zona e volete staccare un po’ la spina, vi consiglio una tappa qua, se invece abitate abbastanza vicino, vi consiglio di organizzare un’escursione in giornata.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America

Las Vegas: cosa fare nella città più folle del mondo

Oggi vi porto a conoscere la città più folle del pianeta, siete contenti??!!!
Andiamo a Las Vegas!!!

Si è scritto e detto di tutto in merito a questo incredibile luogo, perso nel deserto del Nevada in cui le convinzioni, le proporzioni e le certezze vacillano ad ogni passo.
E’ stata una delle mete del mio viaggio in California, insieme a San Francisco e Los Angeles.
Il momento dell’arrivo è già di per se qualcosa di unico: io sono arrivata in aereo che era ancora giorno e guardando dal finestrino, dopo aver visto solo deserto per un po’, mi si è presentata davanti agli occhi una città intera, come per magia! Ma credo che arrivare di notte e poter subito realizzare l’unicità di questo posto sia ancora più devastante.
Come già saprete, questa folle città è praticamente l’insieme di molti hotel stravaganti che ospitano al proprio interno differenti casinò in cui la gente spera e sogna di cambiare la propria vita.
La via principale sui cui si affacciano tutti questi edifici è la Strip ed è lunga precisamente 6,75 km… lo so perché l’ho percorsa tutta dall’inizio alla fine in un’unica sera!
Neon, neon e ancora neon… è questo che vedrete in qualsiasi direzione vi giriate: queste luci sono un segno distintivo della città del peccato.
Si sa, chi viene qui non può esimersi dal sedersi ad un tavolo da gioco o di fronte ad una slot machine, ma Vegas non è solo questo, è la replica del mondo.
Qui infatti potrete andare da Parigi a Venezia in un battibaleno, facendo un salto anche in Egitto se vi va.

Gli hotel sono vere e proprie opere d’arte da visitare ed ammirare con attenzione; al loro interno potrete trovare esposizioni temporanee di elevata qualità.

In un luogo dove tutto è effimero, la storia è rappresentata dal primo hotel-casinò che venne costruito nel 1946 dal gangster Bugsy Siegel: il Flamingo.
Las Vegas diventò ufficialmente una città il 16 marzo del 1911.
Se avete paura del caldo o semplicemente non avete voglia di esporvi al sole, state tranquilli perché potete anche non uscire mai ( o quasi) allo scoperto, in quanto quasi tutti gli hotel sono collegati fra loro…dove finisce uno ne inizia un altro e proprio per questo si perde anche la cognizione del tempo, perché, per esempio, al Venetian c’è un limpidissimo cielo azzurro che sovrasta la laguna…. anche alle 4 del mattino!
Parlando di clima però, devo avvertirvi che è veramente molto ma molto caldo, quindi fate scorta di cappellini e creme solari,così potrete uscire anche di giorno.
Non potendo illustrarvi i musei, mi limiterò a fare la stessa cosa degli hotel! 🙂
Io sono stata al The Venetian e devo dire che sono rimasta effettivamente sconvolta: è uguale alla realtà… ma si tratta di un’unica struttura con 7000 camere!!!!

Al Caesars Palace potrete immedesimarvi negli antichi romani, mentre al Luxor potrete fare due parole con la sfinge o aggirarvi all’interno di una piramide moderna.

Che dire del Bellagio?! Magnifico come la sua fontana esterna con gli spettacoli degli spruzzi d’acqua (dovete prendere gli orari e assistere almeno ad uno di essi).
Se amate la ville lumiere dovete soggiornare al  Paris Hotel, se invece preferite la natura andate al Mirage che ospita anche un giardino segreto.

E’ veramente difficile spiegare a parole la grandezza di questo luogo…. mi viene in mente solo una canzone che fa : “soldi, soldi, soldi, tanti soldi…..”
Las Vegas è la città del peccato, del divertimento, del gioco d’azzardo….delle follie.
Salite sulla Stratosphere Tower a 350 metri d’altezza, così potrete dominare tutta la città….e se siete dei veri temerari potrete anche salire sulla giostra sporta nel vuoto o fare bungee jumping.
Volete fare una pazzia e sposarvi a Las Vegas?!? Riuscirete ad organizzare tutto in pochissimo tempo, gli hotel hanno al loro interno una cappella e organizzano matrimoni a tema, ma se preferite le piccole cappelle sparse per la città (come quelle che vediamo nei film per intenderci)  ed Elvis come testimone non preoccupatevi, ne troverete a dismisura! Ricordatevi però che poi siete effettivamente sposati, il matrimonio vale anche in Italia, anche se dovrà essere trascritto.
La città offre tutto questo e tantissimo altro, come meravigliosi spettacoli del Cirque du Soleil o una via completamente pedonale ricoperta da un “soffitto” formato esclusivamente da luci a led.

I dintorni di Las Vegas offrono la possibilità di ammirare alcuni tra i più bei paesaggi di tutto il Southwest, ve lo assicuro personalmente, visto che ho avuto la fortuna di fare un’escursione in elicottero su una valle meravigliosa…. ma questa è un’altra storia.
Ragazzi Las Vegas deve essere vista e soprattutto vissuta almeno una volta nella vita!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Giardini d’Autore a Riccione per scoprire le novità in anteprima

Oggi è ufficialmente iniziata la primavera e quale simbolo per rappresentarla al meglio scegliereste?!
Logicamente i fiori!!!
Proprio per questo voglio parlarvi di un evento che si tiene a Riccione, in provincia di Rimini dal 20 al 22 marzo.
Già il nome della manifestazione incuriosisce e scatena la voglia di andare a curiosare, stiamo parlando di : Giardini d’Autore.
Nel parco di Villa Lodi Fè, residenza storica nel cuore della città, si tiene la mostra mercato di giardinaggio dove scoprire ed acquistare in anteprima le novità proposte dai migliori vivaisti italiani.

Ogni anno l’evento si rinnova grazie alle attività in programma come corsi, incontri e laboratori dedicati a grandi e piccini.
I fiori non saranno solo nei vasi, ma si sposteranno anche nel piatto e nel bicchiere…si avete capito bene, potrete gustare cocktail e ricette “fioriti e aromatizzati”.
La mostra ha un costo d’ingresso di 4 € , ma vi assicuro che saranno ben spesi ed uscirete da lì molto soddisfatti.

Il tutto è organizzato in una location molto suggestiva, in una bella giornata di sole, dopo aver fatto un giro fra i vari espositori potrete rilassarvi in uno dei tanti tavolini e gustarvi una prelibatezza gastronomica, sia per un brunch di primavera, sia per un aperitivo di primavera.
Vi troverete a passeggiare fra camelie, orchidee, narcisi, particolarissime piante insettivore e tanto altro.

Se volete rimanere aggiornati sull’evento, vi anticipo che si svolgerà anche l’edizione autunnale il 19 e il 20 settembre 2015…. per tutti i dettagli seguite la pagina di Giardini d’Autore.
Buona primavera!
Viaggiatrice seriale.

Africa

Un safari a Mauritius

I giorni scorsi vi ho parlato di Mauritius, ma volevo raccontavi anche di un lato più nascosto dell’isola.
In generale quando di parta di questa perla dell’Oceano Indiano, si pensa subito al suo bellissimo mare e alla sua natura; proprio quest’ultima non si manifesta solamente con piantagioni e giardini, ma è possibile addirittura fare un safari a Mauritius.
Si, avete capito bene, un safari.
Nella parte occidentale dell’isola, partendo da Flic en Flac e dirigendosi leggermente verso l’interno, si incontra il Casela Nature Park: qui è possibile fare un’escursione del parco a bordo di un quad o di un buggy ed incontrare differenti animali tipo zebre, struzzi, antilopi e tartarughe.

Tartaruga a passeggio

Una volta arrivati, vi faranno fare un giro di prova sul mezzo che sceglierete per testare la vostra guida, superato questo vi verranno distribuiti caschetti, cuffie e occhiali da sole e il giro avrà inizio.
Si attraverserà l’altopiano creando una carovana di quad che seguiranno quello della guida che durante il percorso vi darà diverse spiegazioni anche sulla vegetazione.

Passaggio in buggy davanti alle zebre

Il parco poi offre altre attività, dal canyoning alle ziplines… insomma non avrete che l’imbarazzo della scelta.
Per alternare i giorni di mare, questa mi sembra un’ottima proposta!
In qualsiasi caso, godetevi la bellezza dell’isola.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Africa

Una settimana a Mauritius

Una mia cara amica mi ha chiesto informazioni su Mauritius ed essendoci stata cinque anni fa, ho “rispolverato” i vecchi ricordi, le foto e la guida tanto vissuta.
E quindi perché non parlarne anche a voi?
Logicamente non sarà un racconto dettagliato, non ho memoria per i piccoli particolari, ma proprio per questo vi parlerò delle cose che mi sono rimaste più a cuore, quelle autentiche.

Cosa non perdere a Mauritius

Il mio impatto con Port Luis è stato molto forte, ricordo il caos, un sacco di macchine, motorini che trasportano più di una persona, mercati cittadini e tantissimi colori,
Si, ricordo un “mondo” molto colorato! Io non alloggiavo nella capitale, ma mi è capitato di attraversarla letteralmente per raggiungere altre località .
Perché andare a Mauritius?!
Per il perfetto connubio fra mare cristallino e natura incontaminata.

Il mattino infatti potrete svegliarvi nel vostro resort e iniziare la giornata con un bagno in mare e dopo pochi km in auto potrete ritrovarvi ad ammirare un verde rigoglioso.
Quest’isola nel cuore dell’Oceano Indiano offre proprio questo: se dovessi descriverla in una parola direi RELAX.

E’ d’abitudine spostarsi in taxi, ma dovrete rivedere un po’ la vostra idea di taxi: lì si “noleggia” un taxi  per un giorno, il guidatore vi porterà da un posto all’altro, se il lasso di tempo è lungo se ne va e poi torna, se invece non so, volete visitare una cosa per poco tempo lui aspetta lì e vi porta alla destinazione successiva.
Devo dire che è un ottimo mezzo di trasporto, non ci si deve preoccupare di orari o di guidare e il rapporto qualità/prezzo è conveniente.
Detto questo però io non mi sono spostata solo in questo modo, ma ho noleggiato uno scooter e ricordo km e km in motorino in due, in strade quasi deserte circondate solamente da piantagioni di canna da zucchero. Ricordatevi che la guida è a sinistra…come se foste in Inghilterra.
Essendo nell’Oceano Indiano è inutile dire che il mare è bellissimo, ma ci sono valide alternative come un safari, una visita alle terre colorate di Chamarel con annessa visita alle cascate Tamarin, una camminata subacquea e tanto altro ancora.
Sentirete parlare e vedrete in continuazioni immagini del Dodo.
Questo uccello è infatti il simbolo dell’isola; non essendo in grado di volare fu una preda facile per i vari mammiferi introdotti nell’isola dai colonizzatori e nel giro di 30 anni circa si estinse.
Ritornando alle località balneari, vi consiglio una visita a l’Ile aux Cerfs , un’isola con un’acqua meravigliosa che un tempo era popolata da cervi e la spiaggia di Flic en Flac; sicuramente essendo così belle saranno un pò prese d’assalto….basta addentrarsi un pochino e non fermarsi all’entrata della spiaggia.

Ile aux Cerfs

Un’altra immagine nitida nella mia memoria è quella del Lago Sacro di Gran Bassin, dominato dalla statua di Shiva; questo è un luogo di pellegrinaggio, dove la comunità hindu dell’isola si reca a rendere omaggio.
Quando ci sono stata io il tempo non ne voleva sapere di collaborare, quindi non c’erano molti pellegrini, ma ricordo delle offerte floreali lasciate ai piedi delle statue che emergono dalle acque del lago.

Lago Sacro di Gran Bassin

Mauritius è un mix di culture: indiana, creola, africana e francese e quindi il risultato non può che essere ottimo.
Concludo il mio racconto e quindi il mio ricordo con un ballo tipico dell’isola interpretato da delle bellissime ragazze.

Balli tipici

Mauritius è tanto altro, il mio consiglio è quello di girarla il più possibile e non fermarsi in un unico resort.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Africa

Camminata subacquea a Mauritius

Amo testare e sperimentare cose nuove, ma col senno di poi credo che “quella volta” sia andata un pò oltre: beata gioventù! 🙂
Mi trovavo nella meravigliosa isola di Mauritius, nel cuore dell’Oceano Indiano e come sempre, prima di partire mi ero documentata a fondo e nella guida c’era una cosa che attirava totalmente la mia attenzione e che mi sono ripromessa di fare una volta arrivata là: la camminata subacquea.
E così è stato.
Mi sono diretta insieme al mio ragazzo a questa specie di scuola di immersione, che poi era anche il punto di partenza dell’escursione.
A bordo di una barchetta abbiamo raggiunto una piattaforma in mezzo al mare; una volta arrivati, siamo saliti  e abbiamo assistito alla spiegazione della guida.
Fortunatamente le cose da capire erano poche, anzi era una sola: seguire lui.
Finita la parte burocratica è arrivata quella pratica e non vi nascondo che mi tremavano un pò le gambe.

La fase di vestizione è stata semplice e veloce: una cintura con dei pesi legata alla vita, in modo tale da non riemergere in superficie e uno specie di scafandro collegato con un tubo alle bombole d’ossigeno presenti sulla piattaforma, dentro al quale si respirava normalmente, in quanto faceva una specie di bolla d’aria e l’acqua non entrava.
Prese le sembianze di un palombaro, siamo scesi in acqua uno alla volta attraverso una scaletta e da quel momento in poi siamo diventati dei “pesci”.
La profondità non era eccessiva, saremo stati a 4 metri sotto il livello del mare.
La sensazione che ho provato è inspiegabile, ma per fortuna non mi sono fatta prendere dal panico – che è comunque una reazione possibile considerando di ritrovarsi a camminare sott’acqua – e ho iniziato ad ammirare l’ambiente marino che avevo intorno a me.
Abbiamo iniziato la nostra camminata in fila indiana circondati da un mondo completamente differente dal nostro: avevamo solo la compagnia di pesci, coralli e stelle marine.
Un’esperienza bellissima e non pericolosa, infatti può essere praticata anche dai bambini dopo una certa età.
Per spiegarvela meglio, posso dirvi che sembrava di camminare sulla luna, ogni passo era al rallentatore.
La guida ci ha indicato le meraviglie nascoste e una volta finito il tour siamo risaliti sulla piattaforma sempre dalla scaletta.
Oggi non so se avrei il coraggio di ripetere un’esperienza del genere…fortuna  che l’ho fatta un pò di anni fa! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.