Per gli amanti del volo e soprattutto per i romantici ed i sognatori c’è un appuntamento da non perdere assolutamente: Il Balloons Festival, il più importante festival delle mongolfiere in Italia.
Si terrà nella città di Ferrara dal giorno 11 al 20 settembre 2015.
Vedere da terra questi meravigliosi palloni che volano è già una cosa sorprendente, ma fare un vero e proprio volo è qualcosa di unico, ve lo dico in prima persona.
Ebbene si, tra le varie cose, una volta ho avuto il privilegio di volare in mongolfiera: un’esperienza unica.
Ma torniamo al presente, se volete vedere le mongolfiere in volo il momento ottimale è all’alba e al tramonto, quando le condizioni metereologiche sono ottimali e in grado di garantire un volo sicuro.
Lo spettacolo inizia già dalla fase di gonfiaggio,quando vedrete prendere letteralmente forma le protagoniste della festa.
Il festival offre anche altre attrazioni, punti di ristoro,spettacoli,laboratori e i suggestivi voli notturni.
In passato questi giganti dell’aria venivano utilizzati come mezzo di trasporto, per poi trasformarsi in veicolo sportivo e di turismo.
A Ferrara potrete ammirare inoltre non solo le mongolfiere tradizionali, ma palloni con forme davvero speciali.
L’evento dura diversi giorni,trovatene uno libero per andarci perchè si tratta di una manifestazione davvero interessante e soprattutto emozionante.
Se poi volete, potete anche volare:al mattino alle 07:00 ed al pomeriggio alle 17:00.
Per tutte le info ed i costi consultate il sito.
E poi come non fare un giro nel bellissimo centro storico di Ferrara a pochi passi di distanza?!
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.
Aerei,scali,treni,coincidenze diciamo che la mia attenzione è focalizzata totalmente su una parola: partire.
Ma fermandomi un attimo a pensare, ho realizzato che parlo molto di rado delle attività per bambini,allora mi sono messa alla ricerca di qualcosa di particolare per farmi perdonare!
A Fano, in provincia di Pesaro-Urbino, da venerdì 11 a domenica 13 settembre prenderà vita la Città dei Dinosauri.
All’aeroporto di Fano si svolgerà un evento diverso dagli altri, durante il quale i bambini potranno divertirsi e imparare alcune nozioni prima dell’inizio della scuola insieme alle proprie famiglie.
Una delle proposte dell’evento sarà il percorso dei “Riciclosauri” ovvero 10 riproduzioni a grandezza naturale di dinosauri, fra cui un T-rex di carta e un velociraptor di legno.
La festa prevede tantissime altre attrazioni, segnatevela in agenda e passate una bellissima giornata alternativa insieme ai vostri bimbi!
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.
Bambini reali e bambini cresciutelli, amate o avete amato giocare con l’aquilone?
Se veder volare quel piccolo oggetto vi provoca emozioni, non potete perdervi la Festa dell’Aquilone di Urbino che si terrà sabato 5 e domenica 6 settembre 2015.
E’ una gara tra aquiloni che si disputa fin dal 1955, che si è spostata da un pò di anni sulle colline delle Cesane.
E’ una vera tradizione quella di costruire aquiloni ad Urbino, spesso alla maniera classica:carta oleata, canne di fosso, colla di farina e tanta fantasia.
Anche il poeta Pascoli ne rimase completamente affascinato durante la sua permanenza come scolaro nella città, tanto da scrivere poi la poesia “L’Aquilone”.
La festa si sviluppa in due giorni, il primo si assiste alla sfilata e alla presentazione delle contrade partecipanti nel centro storico, il secondo è dedicato alla gara.
La premiazione finale invece si terrà sempre nel centro storico di Urbino, sotto i Torricini di Palazzo Ducale.
Se non avete impegni per questo fine settimana, se vi trovate in zona o se il tempo non è abbastanza bello per godersi le ultime giornate di mare non perdetevi questa bella festa.
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.
Si sta avvicinando il compleanno del mio ragazzo e come ogni anno cerco di trovare qualcosa di alternativo per festeggiarlo.
Inevitabilmente la mia mente è tornata ai festeggiamenti del mio compleanno e ho ricordato con piacere la storia legata al luogo in cui siamo stati.
Abbiamo trascorso un weekend sul Lago Trasimeno e una sera abbiamo cenato (in modo davvero sublime) e pernottato all’Antica Residenza I Capricci di Merion.
E’ un nome misterioso che evoca tempi lontani e porta la memoria ad immaginare storie d’amore consumate tra le mura di questa antica residenza.
La storia racconta che il nome della splendida villa del tardo ‘800 sia dedicato a Lady Merion ed a un suo capriccio:la nobildonna,dubitando del Barone di Rondò, suo amante, come prova d’amore si fece costruire questa dimora dove immergersi nella sua tanto amata arte e dove suonare in assoluta tranquillità la sua arpa.
Detto ciò vi consiglio vivamente di trascorrere almeno una notte in questo luogo incantato dove -come recita il motto- troverete magiche atmosfere, ambienti curati, piatti speciali e tante attenzioni….
Castelli,cavalieri,rocche,Medioevo…… se vi affascinano tutte queste parole non potete perdervi la rievocazione storica che si terrà a Serra Sant’Abbondio, in provincia di Pesaro-Urbino i giorni 4-5-6 e 16 settembre.
Si tratta del Palio della Rocca, giunto alla sua 29esima edizione; un salto indietro nel tempo, fino a raggiungere la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500.
Le vie saranno addobbate, le osterie e le botteghe artigianali riapriranno in questi giorni per offrirvi i loro migliori prodotti e l’intero paese si vestirà a festa; il massimo della rappresentazione sarà attraverso la sfilata in costume.
Il Palio della Rocca, ovvero una raffigurazione di Sant’Abbondio è conteso dai tre castelli limitrofi che cercano attraverso una corsa delle oche di aggiudicarsi il primo posto.
Atmosfera suggestiva,buon cibo e buon vino, concerti, musica celtica e vari spettacoli vi attendono a Serra Sant’Abbondio, non lontano dal monastero di Fonte Avellana.
L’ingresso è libero, tranne domenica che ha un costo di 5,00 €.
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.
Se doveste dirmi il nome di una nazione collegato alla maionese, cosa scegliereste?!
Francia,vero?!
Dopo la mia vacanzina a Minorca ho scoperto che non è affatto vero…..o meglio, la storia che si racconta è un’altra,poi non so dove sta la verità!
Secondo un’ipotesi, il maresciallo francese Richelieu contribuì alla diffusione di una delle salse più conosciute al mondo e si narra che durante la sua permanenza a Minorca si innamorò di una mahonesa (abitante di Maò) che gli rivelò alcuni segreti della cucina minorchina.
Fra queste pietanze sembra che ci fosse anche la ricetta usata dai contadini del posto per riprendere le forze dopo le lunghe giornate di lavoro nei campi: olio di oliva sbattuto con uova, sale e aglio.
Questa storia fa pensare che dalla salsa all i ali (aglio ed olio) tipica della Baleari e dal nome mahonesa nacque la più nobile versione francese.
Strano vero?!
Uno degli aspetti migliori del viaggiare è quello di arricchirsi…anche di segreti culinari!
Alla prossima storia,
Viaggiatrice seriale.
Obiettivo raggiunto!!
Ho realizzato uno dei miei traveldream2015…..destinazione Minorca!!!
Era davvero tanto che volevo visitarla e finalmente un mese fa ci sono riuscita!!!
Le isole più piccole sono i luoghi migliori per trascorrere le proprie vacanze…. soprattutto se si riesce a non viaggiare in alta stagione.
Inizio luglio diciamo che è il periodo al limite, ancora le spiagge non sono completamente invase dai turisti, ma gli arrivi aumentano ogni giorno di più.
Minorca è la sorellina minore di Maiorca, ma è più grande di Ibiza.
Le Baleari sono davvero belle e suggestive, ma quest’isola mi ha letteralmente conquistato.
Vedevo in continuazione fotografie con un’acqua talmente limpida che sembrava non potesse essere reale e invece era proprio così.
Sono partita da Roma insieme alla mia amica e una volta atterrate abbiamo ritirato l’auto a noleggio che avevamo prenotato da casa e ci siamo dirette al nostro alloggio.
Dopo un po’ di “studio” abbiamo deciso di pernottare a Ciutadella, la vecchia capitale che si trova nella parte settentrionale dell’isola e la nostra scelta si è rivelata poi la migliore.
La cittadina è davvero carina e la sera raggiungevamo a piedi il centro ricco di ristoranti e locali;una sera abbiamo raggiunto anche l’estremità opposta dell’isola solamente per cena, in quanto le distanze sono davvero brevi e dopo 40 km circa abbiamo raggiunto Binibequer.
Inutile dire che il motivo della mia visita è stato il meraviglioso mare, ma Minorca offre anche tanto altro.
E’ un’isola selvaggia, molte spiagge si raggiungono infatti dopo camminate all’interno delle pinete, è la meta perfetta anche per i ciclisti grazie al numero elevato di piste sterrate perfette da percorrere in mountain bike e molti turisti amano spostarsi in kayak.
Diciamo che le attività possibili sono veramente tante.
La storia dell’isola ha visto cambiare diversi soggetti, si parte dagli arabi che hanno poi lasciato il posto agli inglesi ed ai francesi.
Girare in macchina – magari per raggiungere una spiaggia – è già uno spettacolo….vedrete i muretti a secco che delimitano le proprietà, il bianco abbagliante delle fattorie, le mucche e i cavalli che cercano di ripararsi sotto uno spicchietto d’ombra,la diversità della fauna e la natura selvaggia in ogni sua forma,che prende il sopravvento su tutto: il 40% di Minorca infatti è un’area protetta.
Un altro aspetto davvero suggestivo è rappresentato dai molteplici fari presenti sull’isola: uno più bello dell’altro!
C’è quello trasformato in bar e quello che è divenuto un museo!
Che senso di libertà che mi trasmettono!!!
Ma è giunto il momento di parlare delle bellissime spiagge.
Il primo giorno,avendo a disposizione solo il pomeriggio ci siamo rilassate a Cala Blanca e abbiamo subito potuto notare la limpidezza dell’acqua.
Il giorno successivo ci siamo dirette a Cala Macarella,ma siccome il mare era un po’ mosso abbiamo intrapreso uno dei tanti cammini nella pineta e dopo qualche km di camminata abbiamo raggiunto Cala Turqueta:un vero spettacolo!
Una cala di medie dimensioni si apriva davanti ai nostri occhi, dopo aver visto per diversi minuti solo il verde degli alberi ed il rosso della terra, abbiamo finalmente avvistato l’azzurro quasi trasparente del mare.Non so se la temperatura esterna era troppo alta o se quella dell’acqua non era troppo bassa, so solamente che sembrava di essere in un paradiso.
Questa è una tappa anche delle varie barche che fanno i giri turistici, quindi in determinati orari troverete molte più persone, ma una volta che la barca riparte, potrete gustarvi la bellezza della caletta.
Qui non c’è nessun bar, quindi ricordatevi di portare il cibo e soprattutto l’acqua da casa.
Essendo consapevoli che ci attendevano diversi km di cammino, dopo pranzo ci siamo rimesse in marcia ma abbiamo fatto una sosta intermedia in una caletta ancora più piccina, ma veramente suggestiva: Cala Macarelleta.
Anche qui l’acqua spaziava dall’azzurro al verde acqua,assumendo delle sfumature eccezionali.
Come detto in precedenza,l’isola è molto selvaggia e ci sono pochi servizi;anche qui infatti non troverete nessun punto di ristoro.
Prima di tornare alla macchina abbiamo fatto un’altra sosta, il mare di Cala Macarella si era un po’ calmato rispetto al mattino,così ci siamo fermate in questa grande spiaggia incorniciata da un anello di pietra calcarea grigia e abbiamo attesa il tramonto.
A differenza delle precedenti, qui troverete un bar ed un ristorante.
Diciamo che aver fatto tre spiagge in un giorno ci ha rese soddisfatte ma anche molto affamate, così la sera abbiamo raggiunto il centro di Ciutadella e abbiamo cenato con delle ottime tapas in un localino in piazza.
Le nostre papille gustative hanno assaporato olive, patate brave,crocchette di patate ripiene di prosciutto, una specie di focaccina e una bruschetta al pomodoro! Umh che bontà!
La cucina minorchina è semplice,autentica,naturale ed utilizza soprattutto le verdure locali di stagione;altri piatti da provare sono le empanadas (panzerotti ripieni di verdure o carne), la sobrasada (un salume spalmabile), i bunyols(ciambelle simili a piccoli donuts fatti a mano) e le crespells (dolci cosparsi di zucchero a velo).
Dopo cena abbiamo ammirato la città nella sua veste notturna, con la cattedrale in stile gotico completamente illuminata, le viette invase da turisti e i negozietti che vendono soprattutto articoli di artigianato locale come scarpe in pelle e avarques (sandali) o prodotti alimentari come il gin ed il formaggio.
Il giorno successivo -ossia il nostro ultimo giorno intero- siamo state a Cala Galdana una grande spiaggia con acqua limpidissima che però è circondata da grandi costruzioni e villaggi turistici che rovinano un po’ l’ambiente ed il pomeriggio ci siamo dirette a Cala Pregonda.
Qui lo scenario è completamente differente, infatti si tratta di una baia dalla sabbia rossa raggiungibile grazie ad un sentiero lungo la costa.
Logicamente i colori dell’acqua sono totalmente differenti dalle spiagge con sabbia bianca, ma vi consiglio una visita, è uno spettacolo della natura.
Lasciata la spiaggia abbiamo raggiunto un faro da dove abbiamo ammirato tutto il paesaggio circostante:bellissimo.
Il tempo di una doccia e siamo ripartite alla volta di Binibequer Vell, nel sud dell’isola dove abbiamo gustato un’ottima paella.
La vacanza è quasi giunta al termine, il mattino seguente infatti abbiamo raggiunto l’aeroporto,abbiamo riconsegnato l’auto e siamo volate a casa.
Sono stati due giorni e mezzo di vacanza, ma vissuti tutti al massimo.
Non abbiamo potuto visitate la parte sud di Minorca….magari abbiamo la scusa per ritornarci!
Se vi piace il bel mare e la natura incontaminata,questa piccola isola delle Baleari è la soluzione che fa per voi.
Grazie alla mia amica Lalli!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Amanti della pizza (e non solo) questa festa è proprio per voi! San Lorenzo in Campo, un paese in provincia di Pesaro-Urbino, il 29 ed il 30 agosto si trasformerà nella capitale della pizza.
Si svolgerà infatti Pizza in Piazza, una manifestazione volta a promuovere i prodotti tipici locali, come il farro, l’olio, il vino, la cipolla ed il miele oltre logicamente alla regina pizza.
La pizza sarà grande protagonista anche grazie alla presenza della squadra Nazionale Italiana Acrobati Pizzaioli che incanteranno i turisti e tutti i visitatori con grandi spettacoli: i dischi di pasta verranno fatti roteare sulle punta delle dita, passati sotto alle gambe o sopra alla testa…insomma la vostra attenzione sarà messa a dura prova.
Gli spettacoli avverranno entrambe le serate,sia prima che dopo cena.
Oltre a gustare le prelibatezze del territorio, potrete fare anche un giro nel mercatino degli hobbisti e scatenarvi sulle note dei gruppi che accompagneranno le due serate.
Anche per i bambini non mancheranno giochi, gonfiabili e spettacoli.
Ah, la pizza sarà cotta rigorosamente nei forni a legna.
L’ingresso è libero.
Segnate in agenda,questo è un appuntamento da non perdere!
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.
Avete mai avuto il vento come avversario?!
E’ stata la prima volta che ho dovuto organizzare il mio itinerario proprio in base ai capricci di Eolo!
Mi trovavo a Lampedusa e sono rimasta veramente di sasso quando la responsabile del nostro b&b nel darci delle dritte consultava sempre le condizioni del vento.
Praticamente non era possibile organizzare l’itinerario la sera prima per il giorno seguente, ma la mattina, prima di partire dovevamo confrontarci con le previsioni.
In effetti per molti di voi sarà una cosa normale, ma io non sono proprio un lupo di mare e non mi ero mai trovata di fronte a questo vincolo.
Un po’ scossa, mi sono informata al riguardo e ho scoperto che la tradizione vuole che chi abbia dato i nomi ai venti in uso nel Mediterraneo si trovasse a Malta o sull’isola di Zante;effettivamente, se vi trovate in una di queste località, troverete una corrispondenza perfetta con la rosa dei venti.
La rosa dei venti è suddivisa in quattro quadranti:partendo da Nord troviamo il vento di Tramontana (tra i monti), a Nord Est troviamo il Grecale (Grecia) e il vento che soffia da Levante prende semplicemente lo stesso nome.
Nel secondo quadrante troviamo lo Scirocco da Sud Est (dalla Siria) e il vento da Sud.
I venti del terzo quadrante sono il Libeccio da Sud Ovest (dalla Libia) e il Levante facilmente,intuibile la provenienza.
Quarto quadrante: da Nord Ovest soffia il Maestrale (da magister=maestra=Civis Magistra= Roma).
Detto ciò posso dirvi che non sono diventata molto amica della Scirocco, a Lampedusa infatti quando soffia il vento da Sud Est, la costa sud, ovvero la zona dell’ isola dei Conigli avrà mare mosso o agitato.
Praticamente mi alzavo al mattino sperando di non sentire assolutamente la parola Scirocco! 🙂
Non parlo solo di spiagge, ma le decisioni di Eolo influenzano anche una possible uscita in barca.
Diciamo che il vento più apprezzato sull’isola è il Maestrale, fresco,secco e che non crea mare mosso su due lati dell’isola dove si trovano le spiagge raggiungibili da terra, in contrapposizione allo Scirocco che porta caldo afoso, umidità, sabbia e rende meno nitidi i meravigliosi colori delle isole.
Vi siete spaventati?!
Non era assolutamente mia intenzione….tranquillizzatevi, perchè Lampedusa è così bella che troverete un’alternativa.
Mi sembrava solamente un utile consiglio!
Buona permanenza nell’isola bella.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
E’ stata dichiarata la spiaggia più bella d’Europa e addirittura del mondo e devo dire che non mi stupisce affatto!!
Avete capito di quale meraviglia sto parlando?
Ci troviamo in Italia, in un’isola al sud, più precisamente a Lampedusa…….è la Spiaggia dei Conigli!!!
Parcheggiate il vostro mezzo (che sia macchina o scooter) in strada ed iniziate a scendere per un sentiero lastricato, ad un certo punto i vostri occhi faranno fatica a capire il repentino cambiamento di visuale che si trovano davanti: una baia dalle acque che definire cristalline non rende abbastanza giustizia si allarga in tutta la sua bellezza.
Spiaggia dei Conigli dall’alto
Nella parte sinistra svetta il piccolo isolotto dei conigli (ancora non è certa l’origine del nome) che una volta era collegato alla terraferma da un piccolo istmo di sabbia, oggi regno del gabbiano reale e tranquillamente raggiungibile a nuoto o addirittura camminando in alcune ore di bassa marea.
Definirei la spiaggia un diamante grezzo, in quanto la sua meraviglia sta anche nel fatto di non essere attrezzata,non sono presenti stabilimenti e nemmeno bar…..ognuno si porta il pranzo da sé.
L’area è divisa in due maxi zone, da una parte è possibile piantare gli ombrelloni, dall’altra invece è consentito accedere solamente con i teli.
Negli ultimi anni ha subito un processo di rinaturalizzazione e di conservazione delle specie minacciate, come la tartaruga marina che si avvicina alla spiaggia per depositare le uova.
L’acqua è qualcosa di incantevole e difficilmente spiegabile a parole, le sfumature azzurre attraggono visitatori e turisti da ogni parte del mondo.
Ci si accede solamente a piedi in quanto è una riserva naturale e non è possibile attraccare la barca ed è consentito godere di tanta bellezza dalle 08:30 alle 19:30.
Dopo aver parlato della spiaggia definita la più bella del mondo è un po’ difficile invitarvi alla scoperta di altri tipi di sabbia, ma vi assicuro che Lampedusa, seppur piccola, possiede diverse meraviglie.
Proprio di fianco all’isola dei Conigli potrete rilassarvi a Cala Pulcino, meta prediletta di molte imbarcazioni, i cui ospiti decidono di fare un bagno nelle bellissime acque; i colori sono talmente cristallini che viste dall’alto queste barche sembrano quasi volare.
Cala Pulcino
La stessa cosa vale per Tabaccara.
Molto più piccine, ma degne di nota sono Cala Francese e Cala “Ciato Perduto”.
Se amate le spiagge attrezzate state tranquilli, ci sono anche quelle, ma Lampedusa è meravigliosa nella sua “naturalezza” che vi consiglio di godervi quelle più “selvagge”.
Ah stavo quasi per dimenticarmene….per i sub c’è solo l’imbarazzo della scelta.
E’ davvero un angolo di paradiso.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
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